SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Cancelleria del censo (Stato della Chiesa), 1819 - 1870

Nello Stato della Chiesa, nel 1816 Pio VII ordinò la costituzione di un nuovo catasto e ne affidò l'attuazione alla Presidenza generale del censo. Le principali norme di attuazione furono pubblicate con motuproprio del 3 marzo 1819 che costituì la legge fondamentale in materia catastale. Il catasto fu topografico, con mappe al duemila, e descrittivo, con broliardi. Per la sua compilazione fu seguito il metodo napoleonico, cioè il rilievo topografico particellare e fu adottata la stessa misura unica, il sistema metrico decimale, del quale si vollero però rifiutare le denominazioni, conservando i vecchi termini con nuovo significato (la canna censuaria fu uguale al metro).
La tariffa per la stima dei terreni doveva essere sottoposta all'approvazione della Congregazione dei catasti, e a tale scopo fu istituita in Roma una Commissione consultiva del censo composta da cinque agronomi e presieduta dal direttore generale dei catasti. A livello periferico, invece, con circolare della Presidenza generale del censo del 17 luglio 1819, furono istituite, a decorrere dal 1 ottobre successivo, le cancellerie del censo alle quali, con circolare del 22 settembre 1819, si ingiunse di consegnare tutte le scritture catastali conservate.
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Redazione e revisione:
  • Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2022/01/07, prima redazione