SIAS

Sistema informativo degli Archivi di Stato

Gran corte criminale (Regno delle Due Sicilie), 1817 - 1862

Nel Regno delle Due Sicilie, nei domini al di qua del Faro, la Gran corte criminale fu istituita dalla legge organica dell'ordine giudiziario 29 mag. 1817, n. 727, in ogni provincia, nelle stesse sedi dei tribunali civili. Era composta di massima da un presidente, sei giudici, un regio procuratore generale e un cancelliere (artt. 73 e 74). Giudicava in prima e unica istanza tutte le cause di "alto criminale" (art. 77), mentre in appello decideva le cause definite in prima istanza dai giudici circondariali in materia correzionale e di polizia (art. 78). Contro le decisioni della Gran corte criminale poteva essere esperito soltanto il ricorso alla Corte suprema di giustizia (art. 85). In presenza di più gravi figure di misfatti la Gran corte criminale assumeva il titolo di Gran corte speciale cooptando il presidente e ove necessario uno o due giudici del Tribunale civile della provincia, decidendo con procedura abbreviata e senza possibilità di ricorso alla Corte suprema di giustizia, eccetto i casi di condanna a morte o di pene perpetue (artt. 86, 87,91). Le competenze delle Gran corti criminali con sede a Catanzaro, Aquila e Trani furono devolute dalla legge 9 dic. 1825, n. 414, alle rispettive Gran corti civili, ma a seguito della legge 9 apr. 1832, n. 835, fu operato il ristabilimento di detti uffici.
[espandi/riduci]

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Profili istituzionali collegati:

Soggetti produttori collegati:


Redazione e revisione:
  • Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
  • Muzi Paolo, revisione
  • Nigro Gino, prima redazione
  • Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2021/02/22, supervisione della scheda
  • Viggiani Carmine, prima redazione