Nelle province di seconda recupera dello Stato della Chiesa, l'editto del 5 lug. 1815 (art. 3) aveva già dato origine provvisoriamente ad una Congregazione governativa per i capoluoghi di quelle province, che ebbe vita assai breve. Fu, invece, il motuproprio del 1816 che istituì quella Congregazione governativa che ebbe più lunga durata.
Essa si riuniva presso il delegato ed era diversamente composta secondo l'importanza della delegazione: nelle delegazioni di prima classe - dunque anche nelle legazioni - era formata da quattro membri, due del capoluogo e due di altri luoghi della provincia, ad eccezione di Bologna, dove potevano essere tutti nativi della città; in quelle di seconda classe da tre membri, due del capoluogo, uno di altro luogo della provincia; nelle delegazioni di terza classe da due membri, uno dei quali doveva essere del capoluogo (art. 8).
La Congregazione governativa rappresentava l'elemento locale di governo: i suoi componenti, infatti, dovevano essere nativi della delegazione o originari o possidenti in essa o ivi domiciliati da almeno dieci anni (art. 17). Nominati dal sovrano, dovevano avere ricoperto impieghi statali o comunali o avere esercitato la professione forense per un triennio ed avere almeno l'età di trent'anni, provenire da onesta famiglia e distinguersi "per costume e istruzione" (art. 9). Ogni cinque anni venivano parzialmente rinnovati e potevano anche essere confermati. Si riuniva tre volte alla settimana - o più, per riunioni straordinarie - dinanzi al delegato - o al legato - (art. 10): seppur sentita in tutti gli affari di qualche importanza, aveva solo voto consultivo, spettando la decisione al delegato - o legato (artt. 11-12). Suo compito precipuo era l'esame della tabella preventiva annuale, che doveva essere poi approvata dalla Congregazione del buon governo (art. 169). Uno dei suoi componenti faceva parte del tribunale criminale della delegazione (art. 77).
[espandi/riduci]Con il motuproprio del 1824, che soppresse la distinzione delle delegazioni in classi, si modificò la composizione della Congregazione e se ne fissò ovunque il numero a tre membri, il gonfaloniere e due anziani del capoluogo di provincia; doveva riunirsi, di norma, due volte alla settimana. Nelle delegazioni riunite la Congregazione risiedeva nel capoluogo di residenza del delegato (art. 8).
Con il motuproprio del 1827 la Congregazione fu temporaneamente soppressa.
Già riportata in vita dal legato a latere per le quattro legazioni con notificazione del 26 mar. 1831, fu confermata e ricostituita per tutto lo Stato con l'editto del 5 lug. 1831, formata ovunque da quattro consiglieri - pur essendo stata ripristinata la distinzione delle delegazioni in tre classi - dei quali non più di due dovevano essere del capoluogo (faceva eccezione Bologna); i membri duravano in carica sei anni, con rinnovazione per metà ogni triennio, e potevano essere riconfermati. La nuova Congregazione aveva voto deliberativo in materia di esame dei preventivi e consuntivi dei comuni e dei consigli provinciali e voto consultivo nelle altre materie, nelle quali la decisione continuava a spettare al delegato - o legato (artt. 8-12).
Alle sedute della Congregazione, per il dettato dell'art. 14 del motuproprio del 1816, confermato con l'art. 13 dell'editto del 5 lug. 1831, interveniva senza voto, con funzioni di segretario, il segretario generale della delegazione, funzionario alle dirette dipendenze del delegato, di nomina sovrana, il quale non doveva essere né nativo né domiciliato nella provincia (motuproprio del 1824, art. 9).
Lievi modifiche furono apportate con gli artt. 34-37 dell'editto del 22 nov. 1850.
Le congregazioni furono anche tribunali di primo grado per il contenzioso amministrativo delle province e dei comuni (editto del 25 lug. 1835, artt. 14-19 ed editto del 2 giu. 1851).
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali collegati:Soggetti produttori collegati:Redazione e revisione:- Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
- Lodolini Tupputi Carla, prima redazione
- Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2018/01/26, revisione