SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Cancelleria del censo di Senigallia

Date di esistenza: 1819 - 1860

Sedi: Senigallia (Ancona)

Intestazioni di autorità:
  • Cancelleria del censo di Senigallia (1819 - 1860), SIUSA/NIERA

Condizione giuridica:
  • pubblico

Tipologia:
  • preunitario

Note storiche:
Nel 1816, a seguito della Restaurazione, Pio VII ordinò la costituzione di un nuovo catasto e ne affidò l'attuazione alla presidenza generale del censo.
Le principali norme di attuazione furono pubblicate con motuproprio 3 marzo 1819 che costituì la legge fondamentale in materia catastale; il catasto fu topografico, con mappe al duemila, e descrittivo, con broliardi. Per la sua compilazione fu seguito il metodo napoleonico, cioè il rilievo topografico particellare; furono utilizzati i lavori del catasto napoleonico (erano state quasi ultimate le mappe sia delle Marche che delle Legazioni) e fu adottata la stessa misura unica, il sistema metrico decimale, del quale si vollero però rifiutare le denominazioni, conservando i vecchi termini con nuovo significato (la canna censuaria fu uguale al metro). La tariffa per la stima dei terreni doveva essere sottoposta all'approvazione della congregazione dei catasti, ed a tale scopo fu istituita in Roma una commissione consultiva del censo composta da cinque agronomi e presieduta dal direttore generale dei catasti, Il nuovo catasto, attivato provvisoriamente nel 1825, fu ultimato nel 1835 ed entrò quindi in vigore durante il pontificato di Gregorio XVI: da ciò la denominazione di " catasto gregoriano ".
Le operazioni di revisione cominciarono nello stesso anno 1835. Con il regolamento sulla revisione del nuovo estimo censuario, furono istituite in Roma una commissione generale per la revisione del nuovo estimo, composta da quattro deputati provinciali (in ogni provincia fu istituita una commissione filiale) ed una giunta di revisione. Quest'ultima era formata da cinque periti, quattro dei quali stabili, mentre il quinto variava secondo la provincia. Per la designazione dei periti si considerava lo Stato suddiviso in quattro parti: le quattro Legazioni, le Marche, l'Umbria, la Comarca di Roma (e province adiacenti, comprendendo in questa dizione anche Camerino, Orvieto, Rieti, Urbino e Pesaro).
La revisione fu completata nel 1856 per le Marche, nel 1859 per l'Umbria

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Redazione e revisione:
  • Galeazzi Pamela, 2018/12/05, prima redazione