Altre denominazioni:- Segretario delle Riformagioni, 1743 - 1784
Date di esistenza: sec. XVI secondo quarto - 1784
Sedi: Firenze
Intestazioni di autorità:- Auditore delle Riformagioni (sec. XVI secondo quarto - 1784), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note storiche:Il notaio delle Riformagioni già in epoca repubblicana costituiva una carica prestigiosa ma legata soprattutto a funzioni burocratico-amministrative e di cancelleria, avendo tra i suoi compiti principali quello di elaborare i testi delle leggi e dar loro veste pubblica, dettare le lettere ufficiali, verificare la regolarità dei partiti e delle deliberazioni e conservare tutta la documentazione legislativa prodotta dai consigli e dalle magistrature fiorentine nonché i privilegi, i trattati, gli statuti e tutte le carte che in generale fondavano e garantivano l'autonomia, l'assetto territoriale e la struttura del Comune. In epoca medicea esso divenne uno dei cardini del potere del principe.
Le "Ordinazioni" del 27 aprile 1532, con le quali i cosiddetti XII Riformatori dettero forma istituzionale al neonato ducato, oltre a ribadire gli incarichi precedenti assegnarono al notaio delle Riformagioni il compito di segretario del Consiglio dei Dugento e del Senato dei Quarantotto. Cosimo I, con la tendenza ad accentrare su di sé il potere non solo di governo ma anche legislativo, si servì di questo ufficiale attribuendogli compiti decisamente politici. Dal 1537 o dal 1543 il notaio prese il nome di Auditore delle Riformagioni e acquisì il compito di controllare e guidare per conto del principe non solo i consigli, ma anche il Magistrato Supremo, presentando loro le risoluzioni del duca in modo che le approvassero. L'Auditore delle Riformagioni divenne quindi una figura specializzata, cui erano richieste alte competenze in ambito giuridico e notevoli capacità politiche. La sua nomina dipendeva esclusivamente dalla volontà del sovrano e non contemplava il passaggio attraverso il meccanismo di ascendenza repubblicana della tratta. Date tali premesse, non stupisce che il primo a ricoprire tale incarico fosse Iacopo Polverini, uno dei più stretti collaboratori di Cosimo I. Almeno dal 1547 l'Auditore delle Riformagioni ebbe anche le funzioni di segretario della Pratica Segreta, ricoprendo un ruolo di mediazione tra questo consiglio informale e il principe. La conoscenza del diritto e l'esperienza nell'elaborazione degli atti pubblici erano indispensabili per i numerosi altri compiti che l'Auditore andò progressivamente sommando: oltre ai testi delle provvisioni, redigeva gli atti di donazione e alienazione di beni fra i membri della casa ducale, compilava le esenzioni e i privilegi concessi dal sovrano a privati, feudatari e comunità, gli statuti di popoli e Arti, si occupava dei diplomi di infeudazione e di rinnovo delle investiture e di questioni fiscali. All'Auditore perciò spettava la stesura sia di atti patrimoniali del sovrano e della sua famiglia sia degli atti di natura più marcatamente pubblica. L'importanza di questo ministro si manifestava apertamente nelle occasioni pubbliche solenni quando sedeva al fianco del sovrano e pronunciava le arringhe ufficiali.
[espandi/riduci]Le attribuzioni assegnate dai granduchi nel corso del tempo a questa figura non furono mai fissate in maniera definitiva e spesso la carica fu ricoperta dal titolare contemporaneamente ad altre. Nel 1743 l'ufficio cambiò nome in Segretario delle Riformagioni e, fra il 1737 e il 1746, fu associato a quello del Segretario delle Tratte. Nel 1746, invece, furono riunite le competenze della Segreteria delle Riformagioni e della Segreteria di Stato. Durante la Reggenza e in maniera ancora più marcata all'epoca di Pietro Leopoldo il Segretario delle Riformagioni perse peso politico e le sue competenze furono progressivamente assegnate ad altre segreterie e magistrature, cosicché, per esempio, la difesa in giudizio degli interessi del fisco e del granduca passò all'Avvocato Regio. Il 20 luglio 1739, inoltre, si prescrisse che gli affari che spettavano all'Auditore delle Riformagioni fossero sottoposti all'approvazione del Consiglio di Reggenza e della Consulta.
Nel 1782, quando fu abolita la Camera delle comunità, le carte di questa magistratura furono affidate al Segretario delle Riformagioni e inserite nell'archivio di concentrazione da questi tenuto. La soluzione fu comunque solo momentanea, poiché due anni dopo, il 5 aprile 1784, la carica di Segretario fu soppressa e le ridotte competenze ad esso rimaste, insieme all'Archivio delle Riformagioni, furono ereditate dall'Avvocato Regio.
Relazioni con altri soggetti produttori:- Avvocato regio (1777-1808), successore
- Polverini Iacopo, collegato, sec. XVI prima metà - 1555
- Vinta Francesco, collegato, 1556 - 1570
- Vinta Paolo, collegato, 1570 - 1581
- Dani Iacopo, collegato, 1582 - 1598
- Usimbardi Lorenzo, collegato, 1598 - 1636
- Vettori Alessandro, collegato, 1637 - 1661
- Federighi Giovanni, collegato, 1661 - 1670
- de' Ricci Carlo, collegato, 1671 - 1678
- de' Ricci Antonio, collegato, 1678 - 1682
- Pandolfini Roberto, collegato, 1682 - 1696
- Buonarroti Filippo, collegato, 1699 - 1733
- Ginori Carlo, collegato, 1734 - 1746
- Tornaquinci Giovanni Antonio, collegato, 1746 - 1761
- degli Alberti Vincenzo, collegato, 1761 - 1765
- Pagnini Giovan Francesco, collegato, 1769 - 1784
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Marcello Verga, Da "cittadini" a "nobili". Lotta politica e riforma delle istituzioni nella Toscana di Francesco Stefano, Milano, Giuffrè, 1990, pp. 609-610
- Clementina Rotondi, L'Archivio delle riformagioni fiorentine, Roma, Il centro di ricerca, 1972, 7-11
- Giulio Prunai (a cura di), Firenze. Repubblica (sec. XII-1532). Granducato Mediceo (1532-1737). Reggenza Lorenese (1737-1765). Granducato Lorenese (1765-1808, 1814-1861). Governo francese (1807-1808), Milano, Giuffrè, 1967, p. 73
- Antonio Anzilotti, La costituzione interna dello Stato Fiorentino sotto il duca Cosimo I de' Medici, Firenze, Francesco Lumachi, 1910, 45-49
Redazione e revisione:- Baggiani Valentina, 14-APR-04, rielaborazione
- D'Angelo Fabio, 9-APR-20, revisione
- Ghionzoli Vanessa, 26-MAR-01, prima redazione