Nascita: 1512
Morte: Firenze, 6 gennaio 1537
Professioni, titoli, qualifiche:- Duca di Firenze per il periodo 1532 - 1537
Intestazioni di autorità:- Alessandro de' Medici, duca di Firenze (1512 - Firenze 1537), Regole SIASFi; SIUSA/NIERA
Note biografiche:Alessandro de' Medici, il primo duca di Firenze, è stato ritenuto dalla tradizione figlio naturale di Lorenzo duca di Urbino, nipote del Magnifico. Secondo recenti studi, tuttavia, potrebbe essere stato figlio del cardinale Giulio, poi papa Clemente VII. In base a questa tesi il suo anno di nascita più probabile sarebbe il 1512.
Dal 1519 Alessandro, che era ancora un bambino, ma sul quale già si appuntavano i progetti di continuazione della dinastia, risiedette a Roma e fu allevato presso la corte di Leone X. Assai precocemente gli fu assegnato in feudo il ducato di Penne nel Regno di Napoli. Nel 1525, poco dopo l'elezione al pontificato del cardinale Giulio (1523), Alessandro fu inviato a Firenze, dove da un anno il potere mediceo era rappresentato dal cugino e quasi coetaneo Ippolito, affiancato dal cardinale Passerini. Il primo soggiorno dei giovani Medici in città fu però molto breve: nel 1527 furono costretti a fuggire allorché, dopo il sacco di Roma, fu restaurata la Repubblica. Il papa Clemente VII, riconciliatosi già nel 1529 con Carlo V, riuscì ad ottenere da questi l'intervento delle truppe imperiali e il ritorno dei Medici al potere (trattato di Barcellona, 29 giugno 1529). Le disposizioni di Carlo V furono rese note a Firenze il 28 ottobre 1530 con la lettura del rescritto in cui si garantiva ad Alessandro e ai suoi successori la carica di supremo reggitore delle magistrature fiorentine.
[espandi/riduci]Nel 1532, con le cosiddette Ordinazioni, elaborate da una Balia di dodici cittadini, fu emanata una serie di modifiche alla costituzione, per cui al tradizionale governo di una "Signoria", composta da un gonfaloniere e un collegio di priori, si sostituiva un compromesso tra oligarchia e principato, secondo cui Alessandro sarebbe subentrato al gonfaloniere con il titolo ereditario di "duca della Repubblica Fiorentina", affiancato da un Consiglio di duecento cittadini ed un Senato di quarantotto membri: ai priori si sostituiva un Consiglio ristretto di quattro membri del Senato, rinnovabili trimestralmente. Il riconoscimento della nuova situazione istituzionale da parte dell'imperatore sancì il definitivo passaggio al principato mediceo.
In realtà il governo di Alessandro si reggeva su un sistema quanto mai instabile, minato da una parte dagli interessi di potere interni alla dinastia, dall'altra dai contrasti e dalle opposizioni di coloro che mal sopportavano il governo dispotico del principe. Tutti i provvedimenti adottati dal duca per consolidare la propria posizione di reggente (creazione di un apparato burocratico e militare, misure poliziesche, costruzione di fortezze ecc.) non fecero che inasprire i rapporti con le famiglie dell'aristocrazia da una parte e con i "popolari", ossia i fautori della repubblica, dall'altra.
Con la morte di Clemente VII (1534) l'equilibrio già precario non resse all'opposizione promossa da una coalizione di "grandi", sostenuti da Ippolito de' Medici, divenuto nel frattempo cardinale, contro il governo di Alessandro: abbandonata Firenze, invocarono un nuovo intervento di Carlo V perché restituisse la libertà alla città.
A difesa del duca si schierarono molti esponenti dell'oligarchia fiorentina, tra cui Francesco Guicciardini, fedeli ai Medici sia per legami di parentela che per interessi economici. Grazie alla loro abilità diplomatica, nel gennaio 1536 nel momento in cui si venne a Napoli al giudizio arbitrale, Carlo V si pronunciò a favore di Alessandro, che, unitosi in matrimonio con la figlia naturale dell'imperatore Margherita d'Austria, poté tornare a Firenze da trionfatore.
Lo attendeva però una tragica fine: Lorenzino de' Medici lo uccise con l'aiuto di un sicario, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1537.
Con questo atto si concludeva la storia del ramo primogenito della dinastia, in quanto il duca non aveva figli legittimi, e si apriva l'accesso al potere al ramo collaterale della casata: il successore, infatti, fu Cosimo di Giovanni dalle Bande Nere.
Relazioni con altri soggetti produttori:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- Giorgio Spini, Alessandro de' Medici in Dizionario biografico degli Italiani. II, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1960, 231-233
- Gaetano Pieraccini, La stirpe dei Medici di Cafaggiolo. Saggio di ricerche sulla trasmissione ereditaria dei caratteri biologici, Firenze, Vallecchi, 1949, I
- Modesto Rastrelli, Storia di Alessandro de' Medici, primo duca di Firenze, Firenze, Benucci, 1781, passim
Redazione e revisione:- Baggiani Valentina, 22-SET-03, revisione
- D'Angelo Fabio, 6-APR-20, revisione
- Ghionzoli Vanessa, 20-DIC-00, prima redazione