SIAS

Archivio di Stato di Cagliari

Ufficio di insinuazione, 1610 - 1862

Nel Ducato di Savoia l'Ufficio di insinuazione, la cui denominazione oscillò da "Archivio" a "Tappa", a "Tabellione", fu istituito con editto 28 aprile 1610, per raccogliere e conservare le scritture notarili. Notai e altri funzionari dovevano portare al "segretario dell'insinuazione e dell'archivio" copia dei propri atti, pagare la tassa relativa e ottenere la "fede" dell'avvenuta insinuazione. Tutti gli atti di notai erano soggetti all'insinuazione, ad eccezione degli atti sovrani, le quietanze della Tesoreria ducale, alcuni atti di comunità. Agli uffici spettava cucire in volumi gli atti ricevuti "per conservarli a beneficio pubblico e degli interessati", compilarne compendi, conservare gli atti dei notai defunti.
L'insinuazione era soggetta al pagamento di una tassa, la cui misura, diversa a seconda delle categorie di atti, fu modificata varie volte: la prima tariffa fu pubblicata con l'editto 10 maggio 1610. Già stabilita con editto 20 settembre 1603 in Savoia, per l'ostilità con cui venne accolta, l'insinuazione fu soppressa con successivo editto 7 gennaio 1626 ponendosi però a carico del Ducato un'imposizione straordinaria; l'istituto vi fu reintrodotto con editto 28 novembre 1696, con la creazione di 39 uffici in 7 province.
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Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

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Redazione e revisione:
  • Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
  • Santolamazza Rossella, redazione centrale SIAS, 2022/03/19, supervisione della scheda
  • Silengo Giovanni, prima redazione