SIAS

Archivio di Stato di Pordenone

Benedetti Andrea

Nascita: Rovigno d'Istria, 24 maggio 1895
Morte: Fiume Veneto (Pordenone), 1 luglio 1978

Professioni, titoli, qualifiche:
  • storico

Intestazioni di autorità:
  • Benedetti, Andrea, storico (Rovigno d'Istria 1895 - Fiume Veneto 1978), SIUSA/NIERA

Note biografiche:
Nacque a Rovigno d'Istria il 24 maggio 1895. Allo scoppio della prima guerra mondiale, renitente alla leva austro-ungarica, lasciò la sua città natale e si rifugiò in Italia, a Pordenone, ospite degli zii, i conti Montereale-Mantica: durante la sua permanenza presso i parenti ebbe la possibilità di consultare il loro archivio di famiglia e di trascrivere diversi documenti, i cui originali sarebbero andati perduti nel 1917, durante l'occupazione austriaca della città. Nel 1915, dopo la dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria, si arruolò volontario con il grado di tenente. Alla fine del conflitto si avvicinò a Gabriele D'Annunzio e con lui partecipò all'impresa fiumana. Il 6 dicembre 1919, insieme ad altri sei "uscocchi" catturò il cacciatorpediniere "A. Bertani" a Trieste e lo dirottò a Fiume. Nell'agosto del 1920 si recò a Napoli per compiere un'altra azione di pirateria nei confronti della nave commerciale "Cogne". Con l'occupazione italiana di Fiume, Andrea Benedetti lasciò l'esercito, completò gli studi, laureandosi in lettere, e iniziò a insegnare al liceo "Francesco Petrarca" di Trieste. Nel 1922 pubblicò sulla rivista «Memorie Storiche Forogiuliesi» un articolo sui conti di Montereale (Di un privilegio erroneamente attribuito alla famiglia dei conti di Montereale da Pordenone), il primo di una lunga serie di contributi, dedicati alla storia di Pordenone e dei suoi abitanti. Nel 1924 diede alle stampe L'antico ordinamento civile di Pordenone. Gli anni Trenta furono caratterizzati dalla collaborazione con la «Rivista del Collegio Araldico» e dagli studi di araldica, e in modo particolare del blasonario giuliano, che si sarebbero conclusi solo dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Nel 1935 fu nominato preside del liceo "Cremonino" di Cento. Il trasferimento non diminuì l'interesse di Benedetti nei confronti della storia istriana e di quella pordenonese. Nel 1938 pubblicò La partecipazione dei Pordenonesi alle guerre del Risorgimento e l'opera del conte Giacomo di Montereale. Gli anni della seconda guerra mondiale e quelli successivi rallentarono l'attività editoriale dello storico. Nel 1950 Benedetti, divenuto nel frattempo preside del liceo "Ricasoli" di Grosseto, fonda a Pordenone la collana di monografie pordenonesi "Il Noncello". Quattro anni più tardi con Daniele Antonini, Giuseppe di Ragogna, Vittorio Quirini e Augusto Cassini istituì l'associazione culturale "Il Noncello", trasformando la collana di monografie in una rivista, di cui assunse la direzione, che manterrà fino al 1973: la rivista «Il Noncello» avrebbe pubblicato 173 numeri (l'ultimo nel novembre del 1995).
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Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • L. GIANNI, Benedetti Andrea, storico, in Nuovo Liruti. Dizionario biografico dei Friulani, 3, L'età moderna, a cura di C. SCALON - C. GRIGGIO - G. BERGAMINI, Udine, Forum Editrice, 2011, 366-368
  • G. GRIFFONI, Viaggio nella memoria. Pordenone fra cronaca e storia (1943-2000), Pordenone, Propordenone, 2005, 360-361
  • A. CASSINI, Bibliografia di Andrea Benedetti, in "Il Noncello", 48 (1979), 79-92

Redazione e revisione:
  • Pavan Laura, 2017/09/23, prima redazione