SIAS

Archivio di Stato di Fermo

Opera pia Brefotrofio di Fermo

Altre denominazioni:
  • Ospedale di Santa Maria della Carità di Fermo
  • Ospedale dei proietti di Fermo
  • Conservatorio degli esposti di Fermo
  • Pio Stabilimento degli esposti di Fermo
  • Brefotrofio di Fermo

Date di esistenza: 1341 - 1988

Sedi: Fermo

Intestazioni di autorità:
  • Opera pia Brefotrofio di Fermo (1341 - 1988), SIUSA/NIERA

Tipologia:
  • ente di assistenza e beneficenza

Note storiche:
Il Brefotrofio di Fermo, o Ospedale di Santa Maria della Carità, ma anche conosciuto come Conservatorio degli esposti e Pio Stabilimento degli esposti, venne istituito nel 1341 su iniziativa della Fraternita di Santa Maria Novella della Carità, con lo scopo di ricoverare, educare e istruire gli esposti nati fuori dal matrimonio nel territorio della Diocesi di Fermo. Non è stato possibile rintracciare notizie certe sulla sua attività nel corso dei secoli. Sappiamo che venne affidata alla Congregazione di carità di Fermo con R. D. 20 luglio 1864 fino a quando, con decreto prefettizio del 5 novembre 1932, venne ricostituita come amministrazione autonoma rappresentata da un Consiglio di amministrazione composto dal presidente e sei membri. Come dimostrano gli statuti rinvenuti, l'ente perseguiva i propri fini con i seguenti istituti: la Balieria, dove venivano prestati i servizi di prima assistenza agli infanti per poi essere affidati a nutrici o allevatori esterni mediante sussidio; i Conservatori, poi Collegi, maschile e femminile, dove generalmente venivano ricoverati i bambini giunti al dodicesimo anno di età, abbandonati o restituiti al Brefotrofio e gli orfani di uno od entrambi i genitori, in stato di povertà, dove rimanevano fino al compimento dei diciotto anni. Presso il Conservatorio maschile gli alunni venivano istruiti ed avviati al lavoro da maestri di lettere e d'arte; presso il Conservatorio femminile le alunne venivano istruite ed educate nei lavori domestici. Il Brefotrofio di Fermo aveva possedimenti agrari con i quali provvedeva ad approvvigionare i propri istituti. Nel 1945 possedeva rispettivamente: nel Comune di Fermo due colonie, nel Comune di Torre San Patrizio otto colonie, nei Comuni di Carassai e di Petritoli trentotto colonie ed infine nel Comune di Acquaviva Picena cinque colonie. Le rendite più cospicue derivavano dal podere di Rocca Monte Varmine, a Carassai.
Nel 1963 il Consiglio di amministrazione dell'ente deliberò di modificare la denominazione dei tre istituti dipendenti distinguendola, in base alle funzioni svolte, in: Istituto assistenza infanzia Matteo di Bonconte (già Balieria), Collegio maschile Luigi Antonini (già Conservatorio maschile), Collegio femminile Matteo Mattei (già Conservatorio femminile).
Alcuni anni più tardi, con deliberazione del 29 novembre 1974, n. 154 il Consiglio di amministrazione stabilì di raggruppare i servizi di assistenza terapeutica, educativa e riabilitativa a minori nel Centro pedagogico Maria Montessori, amministrato dallo stesso Consiglio ma con gestione economicamente separata.
Con delibera n. 5907 del 26 settembre 1988 la Giunta regionale delle Marche stabilì definitivamente l'estinzione del Brefotrofio di Fermo e l'attribuzione delle funzioni, dei beni, del personale e dei rapporti attivi e passivi passò al Comune di Fermo.

Relazioni con altri soggetti produttori:

Complessi archivistici prodotti:

Redazione e revisione:
  • Zaffini Arianna, 2018/05/03, prima redazione