Altre denominazioni:- Archivio notarile comunale di Ancona, 1588 - 1808, 1814 - 1822
- Archivio notarile generale del Dipartimento del Metauro, 1808 - 1814
- Archivio notarile centrale di Ancona, 1822 - 1879
Date di esistenza: 1588 -
Sedi: Ancona
Intestazioni di autorità:- Archivio notarile comunale di Ancona (1588 - 1808; 1814 - 1822), SIUSA/NIERA
- Archivio notarile generale del Dipartimento del Metauro, Ancona (1808 - 1814), SIUSA/NIERA
- Archivio notarile centrale di Ancona (1822 - 1879), SIUSA/NIERA
- Archivio notarile distrettuale di Ancona (1879 - ), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:- archivio notarile/notaio/studio notarile
Note storiche:Nella città di Ancona solo nella seconda metà del Cinquecento è attestata la presenza di un collegio dei notai, ma ben poco si conosce in merito alla sua attività, alle regole che disciplinavano la professione, alla prassi seguita per la conservazione degli atti. Nei primi Statuti comunali della città non vi sono norme volte a disciplinare l'attività dei notai e la matricola più antica che si conserva risale al periodo di Sisto V.
Nel 1558 la comunità di Ancona rivolse una supplica al pontefice affinché egli consentisse alla creazione di un collegio "de dottori, procuratori et notari...". Dopo quattro anni Pio IV concesse la creazione del collegio con breve del 1562. In esso il pontefice stabilì che nella città fosse istituita una "universitas studii generalis cuiuscumque facultatis et scientie et in eam unum collegium doctorum qui cives eiusdem civitatis nobiles essent ac iuris utriusque...". Il breve fu trascritto nel registro dei copiari del Comune di Ancona dal notaio Nicola Stracca, che nell'incipit del volume precisa di essere stato eletto notaio e scriba dal venerabile Collegio degli eccellentissimi dottori di Ancona.
[espandi/riduci]Nel 1585 Pio V confermò al comune di Ancona la facoltà di nominare i notai e di vigilare sull'esercizio della professione con ampie facoltà di intervento, fino alla destituzione del notaio che avesse commesso gravi infrazioni nell'esercizio dell'arte.
Nel 1588, in attuazione delle disposizioni di Sisto V, si formò la prima matricola dei notai di Ancona: le registrazioni iniziarono a decorrere dal giorno 12 ottobre.
Durante il periodo napoleonico furono riuniti nell'Archivio generale di Ancona gli archivi notarili del Dipartimento del Metauro.
Con il motu proprio 31 maggio 1822, l'Archivio notarile di Ancona fu denominato centrale, in ragione del fatto che Ancona era capoluogo del governo. Con il R.D. 26 giugno 1879, n. 4949 fu invece classificato come distrettuale.
Nel 1923, a seguito della soppressione dell'Archivio notarile comunale di Staffolo, ne ereditò competenze e documentazione; la stessa cosa avvenne nel 1929 quando furono chiusi gli archivi notarili comunali di Morro d'Alba e di Filottrano e, in una data che non è stato possibile accertare, quando cessò quello di Genga.
Ambito geografico di competenza: Ancona e provincia
Relazioni con altri soggetti produttori:Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- E. LODOLINI, Gli archivi notarili delle Marche in "Fonti e studi del corpus membranarum italicarum", III, ed. A.N.A.I., Roma, 1969, 43-44
Redazione e revisione:- Galeazzi Pamela, 2018/08/26, integrazione successiva
- SIAS, 2005/07/05, prima redazione in SIAS