SIAS

Archivio di Stato di Cagliari

Alto commissariato per la Sardegna

Date di esistenza: 1944 - 1949

Sedi: Cagliari

Intestazioni di autorità:
  • Alto commissariato per la Sardegna, Cagliari (1944 - 1949), NIERA/SIUSA

Condizione giuridica:
  • pubblico

Tipologia:
  • stato

Note storiche:
L'istituto dell'Alto commissariato per la Sardegna fu, come nel caso della Sicilia, la soluzione adottata dal governo centrale, per porre rimedio alle molteplici spinte centrifughe che, a causa della grave crisi politica nazionale e locale, rischiavano di lasciare la Sardegna in un complicato isolamento e in preda a disordini e malcontento che avrebbero potuto favorire tendenze separatiste. Nel 1943 l'isola fu dichiarata «zona operativa» ed i poteri civili, ai sensi dell'art.16 della Legge di guerra, furono esercitati dal Comando delle forze armate della Sardegna. La difesa del territorio isolano era affidata al XIII Corpo d'armata, articolato nelle divisioni "Calabria" e "Sabauda" dislocate rispettivamente al nord e al sud della Sardegna. Il 22 marzo 1943 vista «la necessità di coordinare i servizi civili nelle provincie siciliane e sarde, in relazione allo stato di guerra e alle esigenze di carattere militare...», con r.d. n. 149 vennero istituiti due Commissari straordinari per gli affari civili uno per la Sicilia e uno per la Sardegna, alle dipendenze dei rispettivi Comandi Militari di stanza nelle due isole, con il compito di curare il collegamento tra il comando militare e le autorità civili ossia «per il coordinamento dei servizi civili in relazione allo stato e alle esigenze militari». Il Commissario, come chiariva il gen. Basso in una nota inviata ai prefetti sardi nel mese di maggio, esercitava poteri su delega specifica del Comando militare e pertanto le disposizioni da lui impartite dovevano intendersi emanate in « [suo] nome e su [suo] ordine». Il primo commissario fu il prefetto Pietro Bruno che, nel corso del suo mandato, dalla sede di Ozieri dove ebbe sede il Commissariato civile, si adoperò soprattutto per cercare di assicurare gli approvvigionamenti alimentari alla popolazione; adottò, infatti, una serie di misure mirate alla protezione dei raccolti, a realizzare l'ammasso del grano e degli altri generi di prima necessità. Molto impegno dedicò anche alla risoluzione dei problemi legati alla precarietà dei trasporti, alla carenza di energia elettrica e all'ordine pubblico che andava progressivamente aggravandosi per le azioni di sabotaggio e le frequenti manifestazioni di protesta favorite dalla ripresa dell'attività politica. L'azione del prefetto Bruno fu, tuttavia, di breve durata: il 2 settembre col parere favorevole del Comando supremo e del Ministero della guerra, il generale Antonio Basso assunse anche i poteri civili e, dopo l'armistizio, la completa responsabilità del governo dell'isola. In una relazione del 16 ottobre 1943 trasmessa al capo del governo Pietro Badoglio, il generale Basso faceva il punto della situazione riferendo sui gravi problemi che aveva dovuto fronteggiare con fermezza, tra cui l'annosa carenza di generi alimentari e di vestiario, la scarsa circolazione di moneta, la ripresa delle attività industriali, estrattive e degli istituti di credito, nonché le questioni legate alla, ricostruzione della città di Cagliari, gravemente danneggiata dai bombardamenti di febbraio e di maggio, e alla situazione politica. Il 22 ottobre il generale Basso lasciò la Sardegna con destinazione Campania. Pochi giorni dopo, il 30 dello stesso mese, il Comando delle forze armate in Sardegna fu soppresso ed assunse le funzioni di Comando Militare della Sardegna il VII° Corpo d'armata con a capo il generale Giovanni Magli a cui venne anche affidato l'esercizio dei poteri civili per tutta l'isola. Unica eccezione veniva fatta per la piazza marittima de La Maddalena amministrata direttamente dal comandante di quella piazza. Dalla documentazione prodotta dall'Ufficio del Commissario straordinario per gli affari civili e dal Comando Militare della Sardegna, costituita per lo più da ordinanze, provvedimenti per la tutela dell'ordine pubblico e per gli approvvigionamenti alimentari, dalle disposizioni emanate per requisire locali da destinare ad uffici e a civili abitazioni, nonché dai verbali di riunioni e relazioni inviate al capo del governo e ai responsabili dei ministeri, traspare l'esigenza di conseguire una unità di indirizzo politico e amministrativo ed un coordinamento più efficace ed efficiente tra le strutture periferiche e quelle del governo centrale. Il 27 gennaio 1944, proprio per rispondere a queste istanze, con r.d.l. n. 21 fu istituito (art.1) «con carattere temporaneo» l'Alto Commissariato per la Sardegna a cui venne affidato l'incarico: a) di sovrintendere e dirigere nel territorio dell'isola tutte le amministrazioni statali, civili e militari, nonché gli enti locali, gli enti ed istituti di diritto pubblico, ed in genere tutti gli enti sottoposti a tutela o vigilanza dello Stato; b) dirigere e coordinare l'attività dei prefetti e delle dette amministrazioni per assicurare unità di indirizzo; c) esercitare, in caso di necessità, le attribuzioni del governo centrale (art.2). A ricoprire tale carica fu chiamato il generale di squadra aerea Pietro Pinna, un sardo nato a Pozzomaggiore (SS) il 12 gennaio 1891. Pinna, laureato in giurisprudenza presso l'Università di Sassari, aveva un curriculum eccellente che lo poneva al di sopra delle parti in quel particolare momento politico: aveva partecipato alla prima guerra mondiale guadagnando tre medaglie d'argento; nel 1938 come generale di brigata aerea, prese parte attiva alla II Guerra Mondiale in Africa Orientale; fatto prigioniero in Etiopia fu mandato in un campo di concentramento negli Stati Uniti, nello Stato dell'Arkansas, da dove, nel 1943 all'uscita dell'Italia dalla Guerra, organizzò dei corpi volontari dell'aeronautica per combattere a fianco degli alleati contro i tedeschi.
[espandi/riduci]

Relazioni con altri soggetti produttori:

Contesti storico-istituzionali di appartenenza:

Complessi archivistici prodotti:

Redazione e revisione:
  • Costa Consuelo, 2017-08-28, integrazione successiva
  • SIAS, 2005-11-28, prima redazione in SIAS