1815 - 1859
Con sovrana patente 7 apr. 1815 i territori lombardi e veneti dell'ex Regno d'Italia tornati sotto il controllo dell'Austria andarono a costituire il Regno lombardo-veneto, con la sola eccezione di Novara, restituita al Regno di Sardegna. Lo Stato fu diviso in due territori, ciascuno dei quali retto da un governatore e dotato di un proprio governo, con sede a Milano e Venezia, ma entrambi subordinati a un unico viceré.
La carica di viceré fu ricoperta dal 1818 al 1848 dall'arciduca Ranieri d'Asburgo-Lorena, fratello dell'imperatore Francesco I, dopo il rifiuto del primo candidato, l'arciduca Antonio, nominato nel mar. 1816. Egli rappresentava la potestà imperiale, fungendo da tramite tra le autorità milanesi e veneziane e la corte di Vienna, e simboleggiava l'unità delle due parti del Regno. Pur configurandosi come un organo prettamente amministrativo, senza specifiche funzioni legislative e privo di poteri discrezionali, erano di sua competenza alcune specifiche materie, come la nomina degli impiegati di grado superiore. A livello centrale le due parti del Regno erano amministrate dai governi di Milano e Venezia, presieduti dai rispettivi governatori e composti da due collegi: Senato politico e Senato di finanza o camerale. Il primo raccoglieva i consiglieri di governo addetti alle materie politiche, che operavano attraverso specifici dipartimenti. Nel Senato di finanza si riunivano i colleghi addetti alle materie camerali. Nel 1830 il Senato di finanza fu separato dal Governo, andando a costituire il Magistrato camerale, organo alle dirette dipendenze degli organi di Vienna. Particolare rilievo assunsero le funzioni di polizia, amministrate da due Direzioni generali, con sede a Milano e Venezia (determinazione 21 apr. 1815), in collegamento diretto con i commissari superiori di polizia operanti sul territorio.
[espandi/riduci]A livello periferico, la stessa patente sovrana del 7 apr. 1815 determinò la suddivisione del Regno in province, amministrate dalle Regie delegazioni provinciali, poste alle dirette dipendenze dei due governi, con compiti politico-amministrativi. Le funzioni di polizia erano esercitate attraverso un commissario di polizia che operava nell'ambito della Delegazione. Il regio delegato rivestiva anche la carica di presidente della Congregazione provinciale. La provincia era suddivisa in distretti, nei quali operavano le Cancellerie distrettuali del censo, dal 1819 trasformate in Commissariati distrettuali. Organo dalle molteplici attribuzioni, svolgeva in particolare funzioni di raccordo tra l'amministrazione statale e le rappresentanze locali.
L'amministrazione giudiziaria era articolata su tre livelli: Supremo tribunale di giustizia; Tribunale; Pretura e Giudicatura politica. Il Supremo tribunale di giustizia, con sede a Vienna, si suddivideva in tre Senati: austriaco, boemo-moravo-galiziano e italiano. Quest'ultimo fu competente per gli affari giudiziari veneti e dalmati sino al giu. 1816, quando fu trasferito a Verona, assumendo la denominazione di Senato lombardo-veneto del Supremo tribunale di giustizia (notificazione 30 giu. 1816). A livello periferico l'amministrazione della giustizia era affidata ai Tribunali, alle Preture urbane e forensi e alle Giudicature politiche, queste ultime soppresse nel 1832.
Dopo i moti del 1848 l'organizzazione degli organi centrali del Regno mutò profondamente, all'insegna di una più netta integrazione nell'Impero e di una maggior subordinazione ai dicasteri viennesi. Al viceré subentrò il governatore generale civile e militare del Regno lombardo-veneto, istituito con decreto 25 ott. 1849. I due governi furono trasformati in luogotenenze, con una limitazione delle precedenti attribuzioni, in favore del nuovo governatore e degli organi centrali viennesi.
Nell'ambito dell'amministrazione giudiziaria, il Senato lombardo-veneto fu sciolto nel 1851, con il passaggio delle sue competenze alla Suprema corte di giustizia e cassazione di Vienna (notificazione 12 feb. 1851).
Nel 1859 il passaggio dei territori lombardi al Regno di Sardegna determinò la dissoluzione del Regno lombardo-veneto (Pace di Zurigo, 10 nov. 1859). Il Mantovano e le province venete rimasero sino al 1866 sotto il controllo dell'Impero austriaco, mantenendo un'organizzazione amministrativa simile a quella introdotta nel 1849.
Soggetti produttori enti collegati:Contesto storico-istituzionale collegato:Profili istituzionali collegati:Bibliografia:- Notificazione 16 apr. 1815, n. 21, Notificazione della patente di S.M.I.R.A. per la formazione del Regno Lombardo-Veneto, 7 apr. 1815, in Atti del governo. Parte prima. Dal 1° gennaio al 30 settembre 1815, Milano, Dalla cesarea regia stamperia di governo, 1815, 45-46
- Determina 21 apr. 1815, n. 24, Cessazione della vecchia polizia del dipartimento d'Olona ed organizzazione di una nuova più conforme alle presenti circostanze, in Atti del governo. Parte prima. Dal 1° gennaio al 30 settembre 1815, Milano, Dalla cesarea regia stamperia di governo, 1815, 60-61
- Notificazione 30 giu. 1861, n. 62, Attivazione del senato italiano del supremo tribunale di giustizia in Verona al 1° agosto, in Atti del governo di Lombardia. Parte prima. Dal 1° gennaio al 30 giugno 1816, Milano, Imperiale regia stamperia, 1816, 382
- Notificazione della Luogotenenza Lombarda 12 feb. 1851, n. 40, sul trattamento degli affari finora devoluti al Senato Lombardo-Veneto dell'Imperiale Regio Supremo Tribunale di Giustizia, in Bollettino provinciale delle leggi e degli atti ufficiali per la Lombardia. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 1851, I, Milano, Imperial regia stamperia, 1851, 149
- A. LORENZONI, Instituzioni del diritto pubblico interno pel Regno lombardo-veneto, I, Padova, Minerva, 1835
- A. LORENZONI, Instituzioni del diritto pubblico interno pel Regno lombardo-veneto, III, Padova, Minerva, 1836
- A. SANDONÀ, Il Regno Lombardo-Veneto (1814-1859). La costituzione e l'amministrazione, Milano, Cogliati, 1912
- N. RAPONI, Il Regno Lombardo-Veneto (1815-1859/66), in Amministrazione della giustizia e poteri di polizia dagli Stati preunitari alla caduta della Destra. Atti del LII Congresso di storia del Risorgimento italiano (Pescara, 7-10 novembre 1984), Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1986
- S. MORI, La polizia fra opinione e amministrazione nel Regno lombardo-veneto, in «Società e storia», 2004
Redazione e revisione:- Lanzini Marco, redazione centrale, 2019/05/02, revisione