SIAS

Archivio di Stato di Novara

Autografi Giovanni Battista Finazzi

collezione / raccolta

Estremi cronologici: 1473 - 1900

Consistenza: bb. 39

Storia archivistica: La collezione diventò di proprietà del Comune di Novara nel 1970, secondo le disposizioni della vedova del figlio di Giovanni Battista Finazzi, Giuseppina Pozzi (testamento pubblicato il 24 Dicembre 1969 rogato dal notaio G. Bellezza). Il Consiglio Comunale, con atto n. 306 in data 24 Ottobre 1973, approvò il deposito volontario presso l’Archivio di Stato di Novara della raccolta di autografi di scrittori e personaggi illustri donata al Comune dai coniugi Marco e Giuseppina Finazzi, con l’obbligo di indicazione: Lascito dei coniugi Giuseppina e Marco Finazzi. Così facendo si rendeva fruibile agli studiosi la possibilità di conoscere e studiare la raccolta di autografi e lettere, tutelare e valorizzare un fondo che con passione era stato composto da Giovanni Battista Finazzi.
La collezione giunse all’Archivio di Stato di Novara collocata in 45 cassette di legno. Si procedette a una prima collocazione dei documenti ordinati da Giovanni Battista Finazzi, costituenti la Collezione Giuseppina e Marco Finazzi, in 32 buste, mentre la restante parte, composta da 7 buste, riguarda documenti non inventariati da Finazzi, che saranno oggetto di una futura inventariazione. Dopo il deposito venne effettuata una prima sommaria descrizione inventariale.

Descrizione: Giovanni Battista Finazzi raccolse e classificò le lettere nel periodo che va dal 1879 al 1893, come appare dalle annotazioni da lui stesso apposte sulle camicie originali che le raccolgono, fungono sia da contenitori che da schede, sulle quali sono riportati: cognome e nome del mittente, la sua qualifica (letterato, artista, musicista, poetessa), eventuale titolo nobiliare, data e luogo di nascita e di morte, breve profilo biografico, e, in taluni casi, anche bibliografico con le opere scritte. Nella parte inferiore della camicia a sinistra compare la data topica (Novara) con la data di acquisizione tra parentesi tonde e la firma GBFinazzi; nella parte destra se il documento fosse stato oggetto di scambio con altri collezionisti. Finazzi, difatti, si procurò molte lettere con permute e acquisti, ma in gran prevalenza gli autografi che costituiscono la sua collezione furono ottenuti coltivando amicizie con personaggi di riguardo.
Le camicie originali presentano scritte anche sul verso, denotando come alcune volte venissero riusate; si presentano in diversi materiali, carta o cartoncino, anche fogli di quaderni, di diversi colori fino a veri e propri stampati con le indicazioni necessarie ad una classificazione.
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Bibliografia:
  • G. SILENGO, Un grande collezionista omegnese. G.B. Finazzi e la sua raccolta di autografi, in «Lo Strona», 1979, 4, pp. 10-13
  • F. SURDICH, Fonti inedite relative alla storia delle esplorazioni italiane dell'Ottocento conservate nel "Fondo Finazzi" dell'Archivio di Stato di Novara, in «Bollettino storico per la provincia di Novara», 1979, 2, pp. 40-57

Redazione e revisione:
  • De Franco Davide Bruno, 07/2020, supervisione della scheda
  • Ferrarotti Maria Beatrice, rielaborazione