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Archivio di Stato di Taranto

Archivio di Stato di Taranto

Altre sedi:

via di Palma, 4
74123 Taranto (Taranto)

Telefono: 0994529412; 0994526575
Fax: 0994526575
E-mail: as-ta@cultura.gov.it

Sito web istituzionale

L’Archivio di Stato di Taranto venne istituito, come Sezione di Archivio di Stato, con D.M. 30 ottobre 1946, in esecuzione della legge 22 dicembre 1939 n. 2006; iniziò, però, a funzionare il 1° marzo 1947, non appena l'Amministrazione Provinciale di Taranto mise a disposizione del Ministero dell’Interno, dal quale all’epoca gli Archivi di Stato dipendevano, i locali e gli arredi necessari. Fino al 1946, epoca di istituzione dell’Archivio, la conservazione dei documenti relativi al territorio tarantino era stata curata dall’Archivio provinciale di Terra d’Otranto, l’attuale Archivio di Stato di Lecce. Tale documentazione è stata, poi, quasi tutta trasferita nell’Archivio di Stato di Taranto, parte al tempo della sua istituzione e parte in diversi altri momenti successivi. L’attività della Sezione cominciò ad effettuarsi in tre piccoli locali del Palazzo del Governo sotto la guida del primo direttore, Giuseppe Vozza. Dopo dieci anni, nel 1956, l’Ufficio si trasferì in alcuni locali al piano rialzato del neonato Palazzo degli Studi in via Di Palma, sede che in quel momento sembrò rappresentare una soluzione ottimale, soprattutto per gli ampi depositi siti al piano interrato. Per quarantacinque anni tale sede, dismessa nel dicembre 2001, ha ospitato oltre 4 Km di preziose fonti archivistiche e bibliografiche riflettenti la storia della provincia jonica ed assistito alle diverse trasformazioni organizzative e funzionali della Amministrazione archivistica. Nel 1963, in ottemperanza al D.P.R. 30 settembre n. 1409, la Sezione di Archivio di Stato tarantina fu trasformata in Archivio di Stato con più ampie competenze al servizio della scienza storica; nel 1975 gli Archivi di Stato passarono dal Ministero dell’Interno al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali di nuova istituzione. Per l’Archivio di Stato di Taranto nel 1978 si verificò l’immissione, ai sensi della L. 285/1977, di una nuova dotazione organica di personale scientifico e impiegatizio che consentì all'Istituto tarantino di poter svolgere appieno i vecchi e nuovi compiti istituzionali affidatigli. Attualmente l’Archivio di Stato di Taranto dispone di una sede in via Di Palma, in pieno centro cittadino, costituita da un edificio di cinque piani tra depositi ed uffici, dotata di moderni impianti tecnologici di sicurezza. In tale sede trovano posto una sala di studio per l'utenza con servizio di fotoriproduzione, una per le mostre, una per le conferenze ed una sala riunioni. Dispone, inoltre, di una sede succursale in via Aristosseno adibita a depositi. In oltre settant’anni di vita e di attività culturale l’Istituto archivistico tarantino ha incorporato, sia per versamento proveniente da enti e uffici statali della provincia, sia per depositi e donazioni, un complesso di circa 44.000 unità archivistiche tra volumi, fasci, registri e pacchi. Tale patrimonio lamenta, purtroppo, la perdita di serie documentarie di notevole interesse prodotte da antiche magistrature ed istituzioni che hanno operato nel territorio dell'attuale provincia di Taranto e la distruzione, operata dalle truppe occupanti durante il periodo bellico, di documentazione prodotta all'indomani dell'Unità. Tra i fondi archivistici di straordinario interesse conservati nell’Archivio di Stato di Taranto si segnala quello degli Atti notarili, costituito da oltre 15.000 volumi dei notai del distretto di Taranto per i secoli XVI-XIX; in esso sono racchiuse le maggiori testimonianze del passato non solo per quantità ma anche per varietà ed importanza. Alla documentazione cartacea va aggiunta quella membranacea conservata in seno alla Sezione diplomatica dell’Istituto. Si tratta di circa 700 pergamene distribuite in tre distinte raccolte: “Pergamene di Taranto”, con documenti che si estendono cronologicamente dal XIII al XVIII secolo; “Pergamene degli atti notarili”, una miscellanea di atti datati tra il 1370 ed il XVIII secolo; “Pergamene dell'Università di Taranto”, con fonti diplomatiche che abbracciano un arco temporale compreso tra il 1312 ed il 1652. In tale complesso pergamenaceo è inserito il più antico documento custodito nell’Istituto: un atto notarile rogato a Taranto nel 1221 scritto in caratteri paleografici greci.

Orario di apertura al pubblico:
lunedì-martedì-mercoledì-venerdì: 8.30-14.30; giovedì: 8.30-16.30

Requisiti e modalità di accesso:
L'accesso è consentito previa prenotazione da effettuarsi all'indirizzo e-mail entro le ore 13:00 del giorno lavorativo precedente, indicando l’oggetto della ricerca. L’utente dovrà attendere la conferma di prenotazione, rilasciata sulla base della disponibilità della sala di studio, alla quale si accede mediante la compilazione di richiesta di autorizzazione alla consultazione dei documenti e previa presentazione del documento di identità.

Servizi al pubblico:
Si eseguono fotocopie con tariffario disponibile in sala di studio.

Complessi archivistici:

Bibliografia:
  • Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Archivio di Stato di Taranto, a cura di Ottavio Guida, in Guida generale degli Archivi di Stato italiani, vol. IV, S-Z, Roma 1994, 263-281
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI, Archivio di Stato di Taranto, Taranto, Tipografia Di Castri, 2010, 3-10
  • O. GUIDA, L’Archivio di Stato di Taranto: 25 anni di vita archivistica e culturale, in Cenacolo, Anno II fasc. 2, Taranto, Editrice Cenacolo B. Egidio S.r.l., 1972, 123-128
  • MINISTERO DELL’INTERNO, Sezione di Archivio di Stato di Taranto: nuova istituzione, in NAS, Anno VIII n. 1, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1948, 60

Redazione e revisione:
  • Bozza Annunziata, 2021/04/08, integrazione successiva
  • SIAS, 2005-03-08, prima redazione in SIAS