SIAS

Archivio di Stato di Taranto

Carta idrografica del Ponte o’ sia Peschiera della Travatella della Mensa arcivescovile, 1765 (notaio F. N. Mannarini)

Atto notarile di compravendita, particolare della sottoscrizione del testimone in lingua greca, 1237

Veduta del Castello Aragonese di Taranto, foto collez. De Siati, s.d.

Pianta topografica del territorio di Taranto, 1812 (Catasto provvisorio, Stato di sezione)

Diploma della principessa Caterina, all’Universitas di Taranto: particolare del sigillo pendente in cera rossa, 1334

Archivio di Stato di Taranto

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Taranto dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

In 75 anni di vita e di attività culturale l’Archivio di Stato di Taranto ha acquisito sia attraverso versamenti provenienti da enti e uffici statali della provincia, sia attraverso depositi e donazioni, un complesso di documenti per una consistenza di oltre 50.000 unità archivistiche.

Tra queste il Fondo pergamenaceo consta di circa 700 documenti membranacei relativi ai secoli XIII - XVIII, tra cui spicca un atto notarile rogato a Taranto nel 1221 scritto in caratteri paleografici greci.

Il Fondo notarile è il complesso documentario più ricco, con pochissime lacune ed è costituito da circa 16.000 pezzi prodotti da ben 462 notai che hanno esercitato la loro attività professionale in Taranto e provincia nei secoli XVI - XX.

Tra i Fondi postunitari si evidenzia per la rilevanza storica e scientifica quello dell’Istituto talassografico Attilio Cerruti, istituzione nata nel 1914 come Regio laboratorio di biologia marina annesso al Regio ispettorato tecnico per la molluschicoltura nel Mar Piccolo. Il mare e la Marina sono l’oggetto principale delle carte del fondo dell’Arsenale militare marittimo istituito a Taranto nel 1889. Altrettanto significativo è il fondo del Genio militare di Taranto con piante e progetti relativi alle fortificazioni militari del territorio.

Particolare menzione meritano alcuni archivi di persona di famiglia tra cui Acquaviva, Tebano, Imperatrice e Perez Navarrete.