SIAS

Archivio di Stato di Novara

Diploma di Federico I Hoenstaufen, detto il “Barbarossa”, con il quale conferma al vescovo di Novara Guglielmo i privilegi e le giurisdizioni concessi dai precedenti re e imperatori alla chiesa novarese, 1155. Dettaglio con monogramma del re dei Romani (Fondo Manoscritti, Pergamene, Isola San Giulio d’Orta)

Bolla del papa Innocenzo VIII recante indulgenza plenaria a favore dei ministri, rettori, medici, avvocati, procuratori dell’Ospedale di Novara, 1486. Dettaglio con capilettera policromo del nome del papa (Ospedale maggiore della carità di Novara)

Modelli attinenti alle cose necessarie per le scuole, sec. XIX inizio. Particolare di banco di scuola con lavagna (Prefettura del Dipartimento dell’Agogna)

Atto di ricovero e di battesimo di un’esposta, 1854. Particolare del segno di incontro (Ospizio degli esposti di Novara)

Bozzetto di pubblicità disegnato da Aldo Beldì per il gorgonzola, sec XX. Particolare con fetta di gorgonzola, ortaggi, pasta e un calice di vino (Fondo Aldo Beldì)

Archivio di Stato di Novara

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Novara dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

L’Archivio di Stato di Novara conserva circa 14 km lineari di documentazione prodotta da organi amministrativi e giudiziari periferici di epoca preunitaria e dello Stato Italiano, oltre che archivi di enti e istituzioni locali, archivi familiari e di persona e collezioni di carte riguardanti la storia novarese.

Tra i fondi di organi statuali preunitari si segnalano gli archivi dell’Intendenza per l’Alto e Basso Novarese e Vigevanasco (sec. XVIII seconda metà) e dell’Intendenza generale (1814-1860), della Prefettura del Dipartimento dell’Agogna (1800-1814), degli organi giudiziari stabiliti nella provincia (secc. XVIII-XIX).

L’Istituto conserva in deposito l’archivio storico del Comune di Novara (1183-1949) e il fondo del Contado (1478-1779), istituzione rappresentativa delle comunità rurali del Novarese. Oltre a fondi molto importanti per la storia delle istituzioni assistenziali e sanitarie: l’Ospedale maggiore della carità (1153- sec. XX seconda metà), l’Ospizio degli esposti (sec. XVI-1931) e l’Ospedale psichiatrico (1870-1971).

Degli uffici statali di epoca postunitaria si segnalano il fondo del gabinetto della Prefettura e quelli della Questura, del Genio civile, della Procura e del Tribunale di Novara, dell’Intendenza di finanza, della Conservatoria dei registri immobiliari. L’Archivio di Stato conserva inoltre le liste di leva, i ruoli e i fogli matricolari del Distretto militare dal 1866 al 1936.

Di notevole interesse sono l’Archivio notarile del Novarese (secc. XV-XX), che conta più di 20000 buste, e gli archivi degli Uffici di insinuazione e del registro.

Rivestono particolare importanza i fondi delle famiglie nobili dei Tornielli, Brusati, Cacciapiatti, che comprendono documentazione tra il XII e il XX sec. e, tra quelli di persona, il fondo del noto pubblicitario novarese Aldo Beldì (1922-2000), costituito da bozzetti, locandine e studi realizzati nell’ambito della sua attività professionale.

Infine si segnala il cosiddetto Fondo Manoscritti, acquisito per deposito dal Comune, che comprende miscellanee di documenti e raccolte riguardanti persone ed enti legati alla storia novarese.