Il SIAS dell’Archivio di Stato di L'Aquila dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.
Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.
L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.
Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.
Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.
L’Archivio di Stato dell’Aquila conserva oltre sedici chilometri di documentazione prodotta dalle istituzioni preunitarie e da quelle statali postunitarie comprese nel territorio della provincia, da enti pubblici territoriali, da associazioni, famiglie e persone. Il suo patrimonio documentario racchiude più di nove secoli di storia della città dell’Aquila e dell’intero territorio provinciale.
Tra i fondi più antichi si segnalano l'Archivio civico aquilano (1193-1805) e un cospicuo fondo diplomatico costituito da pergamene datate tra il 1193 e il secolo XVIII provenienti da ordini religiosi soppressi, comuni e famiglie. Tra quelli delle magistrature del Regno di Napoli sono da menzionare il fondo Preside di Abruzzo Ultra (1677-1806) e Regia udienza e Doganella di Abruzzo Ultra (1654-1808), quest’ultimo comprendente la documentazione relativa a due diverse magistrature con competenza provinciale, la prima organo giudiziario e amministrativo con a capo il preside provinciale, la seconda organo fiscale e giudiziario riservato agli armentari.
Tra i documenti di maggiore pregio e importanza si citano una lettera esecutoriale di Celestino III del 1193, i due volumi degli Statuti della Città dell’Aquila del secolo XV, i cinque volumi del processo di canonizzazione di Bernardino da Siena datati agli anni 1445-1450, i due codici membranacei dei privilegi concessi alla città dell’Aquila (ca. 1322, 1460), gli Statuti della Magnifica arte della lana del 1544.