SIAS

Archivio di Stato di Verona

Frontespizio miniato della Matricula notariorum, 1409-1611 (Collegio dei notai, reg. 6)

Piazza Erbe in Verona e strade adiacenti, 1756 maggio 23 (Prefettura di Verona, Disegni, n. 208)

Pianta della città di Verona tra via Nuova, via Grande del Ghetto e il portico della via dei Pellicciai, 1776 (Antico archivio del Comune di Verona, Disegni, n. 9)

Alcune buste contenenti atti dello Stato civile, all’interno dei depositi

Tratto del fiume Adige compreso tra Albaro e il canale maestro detto della Mangarona, 1768 settembre 10 (Prefettura di Verona, Disegni, n. 235)

Archivio di Stato di Verona

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Verona dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

L’Archivio di Stato di Verona conserva la documentazione prodotta dalle istituzioni preunitarie e da quelle statali post-unitarie comprese, in genere, nel territorio della provincia, nonché archivi di enti pubblici, di famiglie, di persone, di associazioni e di altri organismi privati che rivestono un interesse storico particolarmente importante.

Il patrimonio archivistico descritto costituisce una fonte di primaria importanza per la storia del territorio della città e dell’attuale Provincia di Verona, e talora di quelle limitrofe, a partire dai secoli dell’antico regime fino ai giorni nostri.

Il nucleo iniziale del patrimonio è costituito dagli Antichi archivi veronesi, conferiti a titolo di deposito dal Comune di Verona alla Sezione di Archivio di Stato, al momento dell’istituzione, e si è col tempo accresciuto sino agli attuali 35 chilometri lineari circa di documentazione.

Per lo studio del medioevo sono di grandissima importanza tutti gli archivi delle Corporazioni religiose e delle Compagnie laicali soppresse, avocati dopo le soppressioni operate sia in epoca napoleonica sia anteriore. Altrettanto cospicua è la documentazione pertinente ai numerosi istituti sanitari, di assistenza e beneficienza, quali ad esempio l’Istituto Esposti e l’Ospedale dei Santi Giacomo e Lazzaro alla Tomba. Fondi che contano complessivamente di solo materiale pergamenaceo decine di migliaia di rotoli, svariate migliaia di fascicoli, registri e mappe.

Del periodo della dominazione veneta, quanto all’Antico archivio del Comune di Verona, importante è la serie organica degli atti del Consiglio civico, dal 1405 al 1797; fondamentali sono i Campioni d’estimo, le Anagrafi cittadine e la serie relativa all’Amministrazione contabile comunale, dal 1630 al 1805. Tra la documentazione di antico regime si segnalano gli atti dei Rettori e degli Uffici giudiziari di epoca veneta, nonché il fondo della Camera fiscale.

Per il periodo della dominazione napoleonica si segnalano gli atti del Governo centrale veronese, la Viceprefettura del Circondario di Verona, e la Prefettura del Dipartimento dell’Adige. Accanto agli archivi governativi, per gli organi giudiziari sono presenti gli archivi della Corte di giustizia civile e criminale e della Corte speciale.

Per l’epoca austriaca meritano di essere qui richiamati i fondi archivistici della Congregazione municipale di Verona e della Delegazione e Congregazione provinciale, dei vari commissariati distrettuali, nonché per l’ambito giudiziario dell’imperial regio Tribunale e le preture.

Di particolare interesse, per il periodo dal tardo medioevo all’età contemporanea, sono i fondi Antico ufficio del registro e notarile.

Si segnala la presenza di archivi con documentazione pertinente ad oltre duecento famiglie nobili e non (Bevilacqua, Campagna, Cartolari, Da Sacco, Giusti, Malaspina, Dal Verme, solo per citarne alcune), donati o depositati, nei quali si conservano non soltanto registri, fascicoli, innumerevoli pergamene, ma anche numerosi disegni, indispensabili per lo studio dell’idrografia e regolamentazione dei corsi d’acqua.

Infine, sono conservati i fondi catastali di epoca austriaca e postunitaria, nonché gli atti di tutti gli uffici periferici dello Stato, sia governativi che giudiziari.

La documentazione conservata copre, dunque, un arco temporale che si sviluppa dall’anno 762 – data del documento più antico – ai decenni più vicini, e testimonia l’attività sociale, politica, amministrativa, giudiziaria, ecclesiastica della città e del territorio atesino.