SIAS

Archivio di Stato di Teramo

Archivio di Stato di Teramo, cortile interno

Frammento pergamenaceo di antifonario in notazione quadrata, sec. XIV (Archivio notarile distrettuale di Teramo)

Intestazione di un rogito del notaio Domenico Marcolini, 1696 (Archivio notarile distrettuale di Teramo)

Modelli per abiti della Confraternita Maria Santissima del Carmine, 1858 (Consiglio generale degli ospizi di Teramo, Luoghi pii laicali, Corrispondenza)

Carta intestata della Fabbrica di liquori Giovanni Pressanti, 1901 (Tribunale di Teramo, Sezione civile)

Archivio di Stato di Teramo

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Teramo dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

Il patrimonio archivistico dell’Archivio di Stato di Teramo, prodotto dagli uffici periferici delle amministrazioni statali preunitarie e postunitarie, copre un arco temporale che va dal sec. XIII fino al sec. XXI e costituisce una fonte di primaria importanza per la storia dell’Abruzzo Ulteriore Primo (attuale provincia di Teramo e parte di quella di Pescara). Di grande rilevanza storico-archivistica sono i fondi di antico regime, gli atti dei notai e gli archivi di famiglie e persone, quali: Delfico (1533-1853), Badia (1476-1859), De Sterlich-Aliprandi (1527-1978), Mezucelli (1712-1918), Giuseppe Persiani (sec. XIX). Di particolare pregio le pergamene, le più antiche risalenti al 1225, nonché frammenti delle stesse, contenenti notazioni musicali databili tra il sec. XV ed il sec. XVII, recuperati dai protocolli notarili. Sono presenti anche gli archivi di alcuni enti pubblici, acquisiti in deposito, quali quelli dell'ex Ospedale psichiatrico Sant’Antonio abate di Teramo (cartelle cliniche) e del Comune di Teramo. Complessivamente si tratta di un patrimonio documentario quantificabile in circa 12 km lineari, messo a disposizione per attività di ricerca supportate da un complesso librario quantificato in 17.500 volumi, suddivisi tra pubblicazioni di carattere monografico, enciclopedie, collezioni ed altre opere, che vanno dal sec. XVI al sec. XX.