SIAS

Archivio di Stato di Matera

Logo dell’Archivio di Stato di Matera

Album d’armi civiche, post 1870 (Archivio della famiglia Gattini di Matera)

Archivio di Stato di Matera, Ricollocazione degli atti nei depositi

Giornate Europee del Patrimonio 2018, Archivio in Musica, Incontriamoci in Archivio, L’arte di condividere

Happy Birthday Shame, 23 luglio 2019Evento conclusivo delle attività realizzate in partenariato con Architecture of Shame – Project leader della Fondazione Matera 2019, Capitale Europea della Cultura

Archivio di Stato di Matera

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Matera dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

Il nucleo più antico trasferito dall’Archivio di Stato di Potenza consta di pergamene, protocolli originali dei notai, atti giudiziari, atti di polizia. Successivamente sono avvenuti i primi versamenti da parte degli uffici statali della provincia permettendo all’Archivio di Stato di Matera di consolidarsi nelle funzioni di conservazione e valorizzazione.

L’Istituto raccoglie, quindi, gli archivi prodotti dalle istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie degli stati preunitari e dello Stato italiano, gli archivi di enti locali, gli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni, gli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppresse i cui beni vennero confiscati dallo Stato, gli archivi degli enti pubblici soppressi, gli archivi privati di illustri famiglie, come ad esempio i Gattini e i Malvinni Malvezzi, di personaggi della vita politica della città, nonché fondi pubblici e privati acquisiti a vario titolo (deposito, donazione, acquisto).

Il documento più antico è una pergamena dell’anno 1078 mentre i primi documenti cartacei risalgono al secolo XIV; prevalgono i documenti più recenti riferentesi ai secoli XIX e XX, in particolare 1927, anno dell’elevazione di Matera a capoluogo di provincia. L’insieme del materiale occupa circa 9.000 metri lineari di scaffalatura.