SIAS

Archivio di Stato di Massa

Anonimo, Marchesato di Carrara, inizio XVII secolo (Biblioteca dell’Archivio di Stato di Massa, Disegni, 4930/16)

Rodolfo II concede ad Alberico Cybo Malaspina di inserire nello stemma l’aquila imperiale, 17 giugno 1590 (Archivio ducale di Massa, Diplomatico, 627/678)

Zona di confine tra Principato di Carrara e Repubblica di Genova, XVIII secolo (Archivio ducale di Massa, Questioni di confine, 234)

Saverio Salvioni, Polvaccio di Sopra, inizio XIX secolo (Biblioteca dell’Archivio di Stato di Massa, Disegni, 4931/10)

Progetto per la costruzione della Colonia Torino a Marina di Massa, 1940 (Prefettura di Massa e Carrara, Archivio generale, serie VI, b. 7)

Archivio di Stato di Massa

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Massa dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

Conserva circa 42.000 unità archivistiche, oltre a 973 pergamene e a 2.886 mappe. Nucleo del patrimonio documentario è il ricco Archivio ducale, detto anche Archivio segreto, al quale si sono aggiunti, nel tempo, gli archivi governativi del periodo napoleonico e della Restaurazione e i numerosi archivi giudiziari sia pre che postunitari. Di notevole interesse sono l'archivio del Tribunale militare di guerra (1894), i due fondi notarili di Massa e di Carrara, quelli degli uffici periferici dello Stato unitario, dei comuni (Massa, Carrara, Fivizzano, Fosdinovo, Montignoso) e della Provincia di Massa-Carrara, della Congregazione di carità di Massa.

Si segnalano inoltre gli archivi privati di famiglia e di persona: Ceccopieri Luciani di Massa, Malaspina di Olivola, Lazzoni di Carrara; Fantoni e Fantoni Picciolli di Fivizzano; Pietro Andrei, Giuseppe Bernieri, Antonio Bernieri, Luigi Nardini, Isidoro Raffo. Tra le raccolte, emerge quella dei Manoscritti, che comprende cronache, annali ed appunti relativi alla storia di Massa e della Lunigiana.

Presso l’Archivio di Stato di Massa è conservata anche la documentazione della Garfagnana, ivi pervenuta allorché, nel 1861, questo territorio venne annesso alla provincia di Massa-Carrara e ne fece parte fino al 1923. La documentazione più antica risale al XVI secolo e si trova nel carteggio del Commissario, poi Governatore generale alle dipendenze della Casa d'Este, duchi di Modena, dal 1471 sino al 1859, fatta eccezione per il periodo napoleonico, per il brevissimo governo provvisorio e per la parentesi toscana dal maggio 1848 all'aprile 1849.

Per la ricerca, ai complessi documentari è affiancata una biblioteca di oltre undicimila titoli, con volumi di interesse sia locale sia generale.