SIAS

Archivio di Stato di Avellino

Foglio di salterio con capolettera miniato, sec. XVII (Pergamene)

Palazzo Caracciolo, particolare della pianta della piazza di Avellino, 1765 (Protocolli notarili di Avellino)

Pergamena miniata con gli stemmi della Chiesa dell'Annunziata di Napoli e della Chiesa e Monastero di Montevergine, 1685 (Pergamene)

Pianta della strada alle falde del Partenio da Avellino a Mercogliano, 1860 (Intendenza di Principato Ultra)

Archivio di Stato di Avellino

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Avellino dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

L'Istituto conserva la documentazione delle antiche magistrature dell’ex Provincia di Principato Ultra, prima tra tutte la Regia udienza provinciale che aveva sede in Montefusco, il più importante nucleo attorno al quale si aggregarono i versamenti successivi. Conserva inoltre gli archivi prodotti dalle istituzioni amministrative e giudiziarie degli Stati preunitari e dello Stato italiano, archivi di enti religiosi soppressi, di enti locali, archivi notarili delle piazze della Provincia di Avellino, archivi privati di persone, famiglie e imprese storicamente rilevanti sul territorio, per un totale di circa 11.000 metri lineari situati in moderni locali di deposito, in due piani interrati ricavati sotto il padiglione femminile dell’ex carcere borbonico, sede dell’Archivio di Stato. Il documento più antico, una pergamena del 1324, è la concessione dell’officium baliatus alla vedova di Ruggero I Sanseverino, signore di Bisaccia; i fondi più recenti contengono atti giudiziari, di Prefettura, e di Stato civile, ancora in fase di riordinamento.