SIAS

Archivio di Stato di Firenze

Monastero di San Pancrazio di Firenze

Altre denominazioni:
  • San Brancazio

Date di esistenza: sec. XII metà - 1808

Sedi: Firenze

Intestazioni di autorità:
  • Monastero di San Pancrazio di Firenze (sec. XII metà - 1808), Regole SIASFi;SIUSA/NIERA

Note storiche:
L'esistenza della chiesa di San Pancrazio a Firenze, nel quartiere di Santa Maria Novella, è attestata fin dal terzo decennio del 900. Nata fuori dal primo cerchio delle mura di Firenze, fu inglobata nella città dopo la costruzione della seconda cinta muraria e, dal 1172, dette il nome al sesto dove era collocata che fu quindi denominato sesto di San Pancrazio. Il complesso monastico venne dato in uso alle Suore Benedettine di Sant’Ilario dal 1157 e resterà loro fino al 1230. Dai documenti conservati nell’ Abbazia di Vallombrosa risulta infatti che nell’anno 1230 la conduzione del complesso passò, per volere di Papa Alessandro IV, ai monaci benedettini vallombrosani. Una testimonianza scritta del 1266 conferma l’esistenza in loco di uno Spedale che accoglieva i Padri Domenicani. Nella seconda metà del Quattrocento i monaci vallombrosani operarono una radicale ristrutturazione del convento per poterlo adibire ad ospedale e ad ostello dei pellegrini, realizzando un dormitorio ed un refettorio. La ristrutturazione rinascimentale interessò anche le cappelle adiacenti alla chiesa. Notevole l’intervento del 1470 ad opera di Leon Battista Alberti che, patrocinato dalla famiglia Rucellai, qui realizzò una cappella ad immagine del Santo Sepolcro. Il Monastero fu sotto il patronato del Capitolo fiorentino fino al 1808 quando viene definitivamente soppresso. Nel 1808, anno delle soppressioni napoleoniche dei monasteri, la Chiesa di San Pancrazio, venne trasformata, con gusto neoclassico, ad opera dell’Architetto Giuseppe Cacialli e la cappella Rucellai, con l’annesso manufatto albertiano fu divisa dalla Chiesa, divenuta sede delle lotterie napoleoniche prima, quindi della pretura e infine della manifattura tabacchi. Nel 1982 agli Architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi venne affidato il progetto di restauro e trasformazione della ex Chiesa. Nel 1988 nella Chiesa di San Pancrazio viene inaugurato il Museo Marino Marini, con l’intento di dare ricovero all’ingente patrimonio donato al Comune di Firenze dall’artista. La ristrutturazione dell’immobile viene condotta dalla Soprintendenza di Firenze. Nel 2011 la Fondazione Marino Marini firma con la Parrocchia di Santa Trinita una convenzione decennale per la gestione della cappella Rucellai, ricostituendo così nuovamente l’originario complesso Chiesa-Cappella.

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • Osanna Fantozzi Micali, Piero Roselli, Le soppressioni dei conventi a Firenze, Firenze, Libreria editrice fiorentina, 1980, p. 231
  • Alberto Busignani, Le chiese di Firenze, Firenze, Sansoni poi Le Lettere, 1974, Quartiere di Santa Maria Novella, pp. 151-160
  • Notizie Istoriche delle chiese fiorentine. Divise ne' suoi quartieri. Opera di Giuseppe Richa della Compagnia di Gesù, Roma, soc. Multigrafica editrice, facs. dell'ed. orig., 1754-1762, III, pp. 308 e segg.

Redazione e revisione:
  • Di Stasi Michelina, 2020-XI-27, revisione
  • Mauro Irene, 22-GEN-10, prima redazione