Dopo la caduta del Regno d'Italia napoleonico, sia in Veneto sia in Lombardia l'organizzazione dell'amministrazione giudiziaria si strutturò tra il 1815 e il 1818, quando entrò in vigore il "Nuovo sistema per l'amministrazione della giustizia presso le prime istanze", con il quale furono istituite le preture urbane e forensi, organi con competenze solo in parte assimilabili alle precedenti giudicature di pace (notificazione 3 feb. 1818 per la Lombardia; notificazione 4 feb. 1818 per il Veneto).
In ciascun capoluogo di provincia era presente una pretura urbana competente su una circoscrizione che, di norma, coincideva con quella in materia civile del Tribunale di prima istanza. Facevano eccezione Milano e Venezia, che contavano due preture urbane a testa. Alle preture urbane era riservata la trattazione delle cause civili di minor importanza, ovvero, almeno inizialmente, quelle non eccedenti le lire centocinquanta. Per i giudizi sulle gravi trasgressioni di polizia, al contrario, nei capoluoghi rimasero in funzione le giudicature politiche, due a Milano e Venezia, nuova denominazione assunta dalle ex giudicature di pace (avviso 19 dic. 1817 per il Veneto; notificazione 24 feb. 1818 per la Lombardia).
[espandi/riduci]Con la soppressione delle giudicature politiche, disposta sia in Lombardia sia in Veneto nel maggio 1832, anche gli affari di polizia divennero di competenza delle preture urbane. In quello stesso anno, sia a Venezia sia a Milano, le due preture esistenti furono riunite in un unico ufficio, sul modello degli altri capoluoghi (notificazione, 1 mag. 1832).
Nei centri urbani di maggior importanza non sede di capoluogo erano attive le preture forensi, competenti sin dal 1818 sulle cause civili, commerciali, sulle gravi trasgressioni di polizia e sulla volontaria giurisdizione. Esse si potevano occupare, su delega dei tribunali di prima istanza, anche di avviare e compiere le inquisizioni in materia penale.
Le preture forensi furono divise in quattro classi, sulla base della quantità delle cause da trattare. Nel corso degli anni la classificazione subì numerose variazioni, dovute in particolare alla diminuzione del numero delle preture, passate da 149 a 133, con la conseguente revisione delle rispettive circoscrizioni.
Le preture furono riorganizzate in seguito con il nuovo sistema giudiziario del Regno lombardo-veneto, approvato con sovrana risoluzione 14 set. 1852 e pubblicato con decreto 11 ott. 1852. Il nuovo sistema entrò in vigore il 2 nov. 1853 assieme alla "Nuova legge sulla sistemazione interna delle autorità giudiziarie e sulla trattazione degli affari presso le medesime" e alle nuova "Norma di giurisdizione civile" (patente imperiale 3 mag. 1853).
La competenza delle preture fu limitata alle cause di minor rilievo, sia civili sia penali, di regola per quelle materie che la "Norma di giurisdizione" e il "Regolamento di procedura penale" assegnavano ai "giudizi non collegiali".
Nel nuovo sistema le preture forensi salirono a 158, mentre in ciascun capoluogo di provincia continuò a operare una pretura urbana, salvo tre eccezioni. A Milano operavano una pretura civile e una penale; a Venezia vi era una pretura una al di qua e una al di là del ponte di Rialto; a Bergamo una per la città alta, l'altra per la città bassa.
In Lombardia le preture furono sostituite dalle giudicature di mandamento nel 1859, mentre nei territori rimasti sotto il controllo austriaco continuarono a operare sino al 1866.
Contesti storico-istituzionali di appartenenza:Soggetti produttori collegati:Bibliografia:- N. RAPONI, Il Regno Lombardo-Veneto (1815-1859/66), in Amministrazione della giustizia e poteri di polizia dagli Stati preunitari alla caduta della Destra. Atti del LII Congresso di storia del Risorgimento italiano (Pescara, 7-10 novembre 1984), Roma, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, 1986, 93-157
- A. LORENZONI, Instituzioni del diritto pubblico interno pel Regno lombardo-veneto, I, Padova, Minerva, 1835, 302-314
- Notificazione 3 feb. 1818, n. 5, Nuovo sistema per l'amministrazione della giustizia presso le prime istanze, in Raccolta degli atti del Governo e delle disposizioni generali emanate dalle diverse autorità in oggetti sì amministrativi che giudiziari divisa in due parti, I.1, Atti del Governo di Lombardia dal 1° gennaio al 30 giugno 1818, Milano, Imperial regia stamperia, 1818, 13-23
- Patente imperiale 3 mag. 1853, n. 81, con cui si pubblica una nuova Legge sulla sistemazione interna di tutte le Autorità giudiziarie..., in Bollettino provinciale degli atti di governo per la Lombardia, I.1, Primo semestre. Puntata 1-14, Milano, Imperiale regia stamperia, 1853, 168-256
Redazione e revisione:- Altieri Magliozzi Ezelinda, revisione
- Lanzini Marco, redazione centrale, 2018/08/23, rielaborazione
- Raponi Nicola, prima redazione