SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Direzione didattica, sec. XIX seconda metà -

Le direzioni didattiche statali amministrano dal punto di vista contabile e didattico scuole materne ed elementari statali, oggi denominate dell'infanzia e primarie, ubicate in un territorio più o meno vasto, che può corrispondere a quello di più comuni limitrofi, di un solo comune o di una porzione di esso. Possono aver esercitato o esercitare vigilanza su scuole parificate, reggimentali, carcerarie, ecc. Il numero e la qualità dei plessi, ossia delle scuole che afferiscono ad una direzione didattica, come pure il numero e la denominazione delle direzioni didattiche esistenti nel territorio di una regione è stato sinora soggetto a variazioni piuttosto frequenti, dettate da ragioni di ordine finanziario, organizzativo e demografico; è decretato dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale competente per territorio, di concerto con l'amministrazione comunale interessata, alla quale spettano le spese realtive all'edilizia scolastica.
In base ad una legge sabauda, la legge Casati (R.D. 13/11/1859 n. 3725), progressivamente estesa ai territori annessi al Regno d'Italia, l'istruzione elementare era di competenza dello Stato, che delegava la gestione delle scuole alle amministrazioni comunali, cui spettavano le spese per l'edilizia scolastica e per la retribuzione delle maestre. L'istruzione pre-scolare invece, trascurata per molti anni dalla legislazione italiana, restò perlopiù di carattere confessionale e privato, sotto il controllo della Chiesa e di enti morali o opere pie.
[espandi/riduci]

Soggetti produttori collegati:


Redazione e revisione:
  • Scheda duplicata dal SIUSA