SIAS

Archivio di Stato di Brescia

Federici

Date di esistenza: sec. XIII -
Luoghi: Brescia

Intestazioni di autorità:
  • Federici, Brescia (sec. XIII - ), SIUSA/NIERA

Note storiche:
Antica famiglia ghibellina della Valcamonica discendente dal conte longobardo Gisalberto dei Gisalbertini di Bergamo, vissuto nel X secolo.
La prima attestazione scritta del nome della famiglia si trova in un documento del XIII secolo attestante la proprietà di alcune isole presenti nel fiume Oglio che riporta la firma del capofamiglia Lanfranco Federici.
A partire dai primi decenni del XIII secolo alcuni membri della famiglia iniziarono a spostarsi dando così vita, nel corso dei secoli, a vari rami genealogici come quello dei Federici di Montecchi, di Gorgonzone, di Angolo, di Esine e di Ermanno.
Nonostante il bando dalla città di Brescia emanato nel 1288 e diretto a tutti i membri della famiglia - a causa della ribellione camuna in cui vennero massacrati i guelfi di Iseo - nel 1292 vennero riammessi grazie all'intervento di Matteo Visconti.
Agli inizi del XV secolo la famiglia Federici acquisì i possedimenti di Greno e la contea di Edolo e Dalegno, concessa da Giovanni Maria Visconti a Giovanni Federici. Alla morte di Giovanni i suoi figli si spartirono i territori, divenendo rispettivamente i conti di Mù e di Vezza.
La famiglia fu sempre partecipe delle vicende storiche locali, ricoprendo le cariche di consoli e di notai, partecipando alla magistratura e divenendo titolare, dal 1428, di due posti nel Consiglio Generale della Valcamonica.
Con l'inizio del governo della Repubblica di Venezia, il potere della famiglia iniziò il suo declino ma rimase comunque tra le famiglie di spicco della città.
Il 17 giugno 1929 a Federico Federici, figlio di Bortolo, venne riconosciuto il titolo di nobile e fu trascritto nei registri della Consulta araldica. La famiglia è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana.

Complessi archivistici prodotti:

Bibliografia:
  • V. SPRETI, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. II, Bologna, Forni, 1928-1936,, 109-112

Redazione e revisione:
  • Diamanti Donata Patrizia, 2017/09/27, prima redazione