Date di esistenza: 1860 -
Sedi: Ancona
Intestazioni di autorità:- Comune di Ancona (1860 - ), SIUSA/NIERA
Condizione giuridica: Tipologia:- ente pubblico territoriale
Note storiche:All'inizio del 1861 si chiuse la fase di gestione straordinaria delle province delle Marche, entrate a far parte del nuovo Regno dopo la battaglia di Castelfidardo e affidate al commissario Lorenzo Valerio. In seguito il controllo della pubblica amministrazione era passato all'intendente Antonio Bellati, al quale fu dato il mandato di seguire lo svolgimento delle elezioni per la formazione del nuovo Consiglio comunale, destinato a governare la città nella fase di integrazione con il resto della Penisola. A capo del comune venne confermato, con decreto di Vittorio Emanuele II del 21 febbraio 1861, il conte Michele Fazioli, già responsabile della commissione provvisoria per la cura degli affari riguardanti la vita cittadina. Il consiglio comunale venne eletto e durante la prima seduta, convocata dall'intendente Bellati e con Fazioli come sindaco, si definirono le modalità di formazione della nuova giunta e la conseguente elezione degli assessori.
Nei primi anni di vita il Comune postunitario è soprattutto intento a dare alla città una posizione di riguardo tra i centri economici più avanzati, si definì la divisione del territorio comunale, si preparò un piano di ampliamento del centro abitato suggerendo soluzione per migliorare la viabilità cittadina e facilitare il movimento portuale.
[espandi/riduci]Nel 1914 il Comune sviluppò un piano regolatore della città che interessava l'area della città esterna a Porta Cavour, lavorando in particolar modo al risanamento igienico e allo sviluppo di edilizia residenziale pubblica.
Il 29 settembre 1922, dopo mesi di scontri violenti, le squadre fasciste si insediarono ad Ancona, il 31 ottobre il consiglio comunale si dimise e l'amministrazione cittadina fu affidata ad un commissario prefettizio. Il primo consiglio comunale del regime fascista si insediò il 21 marzo 1923 portando avanti soprattutto una politica di opere pubbliche volte all'allargamento del consenso: si procedette alla realizzazione di due mercati coperti, alla sistemazione del Museo archeologico, della Pinacoteca e della Biblioteca, alla costruzione del nuovo macello e iniziarono i lavori del palazzo Littorio (attuale sede del Comune di Ancona).
Il 18 luglio 1944 l'esercito polacco entrò ad Ancona e la liberò dai tedeschi, circa un anno dopo, nell'agosto del 1945 l'amministrazione fu passata all'Italia. Nei mesi immediatamente successivi alla fine della guerra si reinsediò la giunta comunale i cui primi interventi furono volti alla risoluzione dei problemi della ricostruzione.
Relazioni con altri soggetti produttori:Profili istituzionali di riferimento:Complessi archivistici prodotti:Bibliografia:- G. PICCININI (a cura di), Atti del Consiglio comunale di Ancona, Ancona, s.e., 2004, 11-18
Redazione e revisione:- Galeazzi Pamela, 2017/08/28, prima redazione