SIAS

Archivio di Stato di Terni

Archivio notarile mandamentale di Terni

complesso di fondi / superfondo

Estremi cronologici: 1404 - 1907

Consistenza: 4077 unità: regg. 3798 e unità archivistiche 279

Storia archivistica: La storia di questo complesso archivistico, a partire dal 1589 fino al versamento in Archivio di Stato, è descritta in quattro inventari. Il primo è un frammento che risale alla costituzione dell'Archivio notarile comunale di Terni nel 1589; a questo ne segue un altro compilato nel 1736, che testimonia il lavoro di riordinamento e restauro che portò all'unione di più volumi originali e alla loro legatura con nuove coperte pergamenacee sul cui dorso erano riportati il nome del notaio e gli estremi cronologici. Nel 1807, a seguito di frodi e malversazioni riscontrate nella tenuta delle carte, fu necessaria una nuova ricognizione che produsse "un più accurato inventario" compilato da Pietro Antonio Magalotti, Giovanni Camporeali e Andrea Saverio Salvatucci su incarico dei priori nobili e del popolo della città di Terni. Con il motu proprio di Pio VII del 1822 vennero concentrati a Terni gli Archivi notarili comunali di Cesi, Portaria, Casteldilago, Collescipoli, Collestatte e Torreorsina e versati gli atti dei notai defunti di Acquasparta, Arrone, Montecastrilli, Montefranco, Piediluco, Sangemini. Con l'Unità d'Italia l'Archivio venne trasferito dall'ex Palazzo apostolico, divenuto sede del Comune, nei locali della Pretura, a Palazzo Carrara. Questo è il panorama che offre l'inventario redatto nel 1883 da Giovanni Andreoli, notaio e archivista, incaricato dalla Giunta municipale di impiantare l'Archivio notarile mandamentale. L'inventario si compone di una rubrica alfabetica complessiva dei notai e di un elenco dei volumi distinti per archivi di provenienza e ordinati cronologicamente. L'Archivio contava allora 2858 protocolli e 643 notai.
La documentazione è stata versata in Archivio di Stato nel 1958, con trasferimento urgente a causa dell'intervento di risanamento delle soffitte di Palazzo Carrara, dove era conservato. L'elenco compilato in quell'occasione da Alberto Fedele, notaio conservatore, fece rilevare la perdita di 483 protocolli, tra i quali risultavano dispersi quelli più antichi, dal XIV secolo alla prima metà del XV. L'Archivio di Stato ne ha curato la schedatura, il riordinamento e l'inserimento nel data base locale dedicato alla documentazione notarile.

Descrizione: Il superfondo è costituito dagli atti prodotti dall'Archivio notarile mandamentale di Terni dalla sua istituzione fino al 1907, comprendente anche gli atti dei notai attivi a Terni a partire dal 1404, e dalla documentazione degli archivi notarili comunali in esso concentrati a partire dal 1822.
L'archivio notarile di Terni è costituito da protocolli di atti originali appartenenti a quattrocento sessantanove notai attivi a Terni e nei centri limitrofi (regg. 2398, 1404 - 1870), libri di esibite e inventari (regg. 98, s.d.), copie d'archivio, testamenti, scritture private, repertori (regg. 138, bb. 735, unità archivistiche 279, s.d.), per un totale di 3648 unità archivistiche.

Ordinamento: Individuazione della provenienza dei singoli fondi e ordine cronologico per notaio.

Strumenti di ricerca:

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Bibliografia:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI. ARCHIVIO DI STATO DI TERNI, Palazzo Mazzancolli a Terni, storia architettura archivi, a cura di A.P. Bidolli, Terni, Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni, 2005, 125

Redazione e revisione:
  • Di Sano Luigi, 2006-08-03, prima redazione in SIAS
  • Robustelli Giovanna, 2018/06/18, revisione