complesso di fondi / superfondo
Altre denominazioni:Estremi cronologici: 1860 - 1861
Consistenza: 44 unità: regg. 5, bb. 39
Storia archivistica: L'archivio del Commissariato generale straordinario per le Marche, nel quale erano confluite anche le carte dei regi commissari di Ancona, Fermo, Macerata e Pesaro e dei vicecommissari di Loreto, Jesi, Senigallia e Fabriano, nel 1863 era stato riunito, insieme agli altri fondi degli uffici politico-amministrativi di Ancona, nel soppresso convento di Santa Palazia sotto la sorveglianza di un custode. Nel 1880 tutti i complessi documentari furono trasferiti in un fabbricato dell'Amministrazione provinciale e nel 1886, terminata la costruzione del Palazzo di giustizia, la Provincia vi trasferì gli archivi riconsegnandone la custodia alla Prefettura.
In base all'inventario che Alessandro Corvisieri redasse nel 1916, l'archivio del Commissariato generale straordinario per le Marche era compreso nella "sezione amministrativa" dell'istituendo Archivio provinciale e qui fu trasferito nel 1919. Il complesso documentario fu, infine, versato nel 1942 presso la Sezione di Archivio di Stato di Ancona.
[espandi/riduci]Il fondo fu riordinato nel 1962. L'esame delle carte ha messo in evidenza che le 44 buste presenti nell'Archivio di Stato di Ancona contenevano documentazione non soltanto del commissariato generale, ma anche dei commissariati provinciali, dei vice commissariati provinciali di Fabriano, Jesi, Loreto e Senigallia, di alcune delle più importanti giunte provvisorie di governo sorte nel 1860, e infine, dell'Intendenza generale, poi Prefettura di Ancona, fino al 1862 (quest'ultima documentazione costituisce oggi una busta miscellanea dell'archivio della Prefettura di Ancona).
Da quanto riportato nell'introduzione all'inventario, risultato di questo riordino, non fu agevole operare una selezione organica e non azzardata, volta alla ricostruzione dei singoli archivi che erano andati commisti, anche perché in molti casi era difficile distinguere le carte degli uffici periferici che erano state aggregate a posteriori all'archivio dell'ufficio centrale, da quelle che, essendo state avocate dal commissario generale quando era ancora in carica e andavano lasciate nel suo archivio.
Non tutto il complesso è però conservato ad Ancona; una parte dell'archivio del commissariato generale fu, infatti, portato a Torino nel gennaio e nel marzo 1861, come si desume da una lettera di accompagnamento (non ritrovata) del 26 gennaio 1861, citata in due elenchi descrittivi di carte «pervenute dal Regio Commissariato generale delle Marche e da un elenco datato
Ancona, 28 marzo 1861. Questa parte di archivio è oggi conservata presso l'Archivio di Stato di Torino.
Descrizione: Il superfondo contiene le carte del Commissariato generale straordinario per le Marche, dei regi commissari di Ancona, Fermo, Macerata e Pesaro, e dei vice commissari di Loreto, Jesi, Senigallia e Fabriano. Sono presenti, inoltre, gli archivi delle Giunte provvisorie di governo di Fabriano, Macerata, Senigallia.
Complessivamente, l'archivio del commissariato generale è risultato composto da buste numerate da 1 a 15 (non esisteva una precedente numerazione). Le rimanenti carte di quello che andava sotto il nome di archivio del regio commissariato generale straordinario nelle Marche, appartengono ai seguenti uffici:
- Commissariati provinciali di Ascoli, Fermo, Camerino, Macerata, Pesaro e Urbino b. 1;
- Commissariato provinciale di Ancona bb. 6;
- Intendenza generale (Antonio Bellati) bb. 2;
- Prefettura di Ancona (1861-1862) b. 1;
- Giunta provvisoria di governo, poi vicecommissariato di Fabriano bb. 2;
- Giunta provvisoria di governo, poi vicecommissariato di Jesi bb. 4;
- Giunta provvisoria di governo, poi vicecommissariato di Loreto bb. 3;
- Giunta provvisoria di governo, poi vicecommissariato di Senigallia bb. 2.
Ordinamento: Nel riordino ci si è basati su alcuni criteri per non separare le carte di origine periferica da quelle centrali:
1) esistenza di una lettera di trasmissione che rimetteva al commissariato generale pratiche già istruite dagli uffici subalterni;
2) registrazione delle carte nel protocollo del commissariato generale;
3) collocazione di materiale archivistico di altra provenienza accanto a carte del commissariato generale aventi pari oggetto (quest'ultimo criterio è stato usato previo attento esame carta per carta,
e con molta cautela).
Documentazione collegata:- Regio commissariato generale straordinario nelle provincie delle Marche in Archivio di Stato di Torino - Il fondo è costituito di dieci buste che documentano l'attività del commissario Lorenzo Valerio nelle Marche: decreti, proclami, manifesti, circolari, carteggio.
Strumenti di ricerca:La documentazione è conservata da:Bibliografia:- Ministero dell'Interno [a cura di], Gli archivi dei Governi provvisori e straordinari, 1859-1861, III. Toscana, Umbria, Marche, Roma 1962, PAS XLVII, 428-472
- R. DOMENICHINI, Fonti documentarie per la storia contemporanea nell'archivio di Stato di Ancona in "Storia e problemi contemporanei", n. 7, a. IV, giugno 1991, pp. 139-40
Redazione e revisione:- Galeazzi Pamela, 2018/04/03, integrazione successiva
- SIAS, 2005/06/15, prima redazione in SIAS