SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Archivio notarile distrettuale di Ancona

fondo

Estremi cronologici: 1391 - 1929

Consistenza: 4786 unità: voll. 4691, regg. 85, bb. 10

Storia archivistica: Nell'Archivio notarile generale di Ancona furono concentrati, durante il periodo napoleonico, gli archivi notarili del Dipartimento del Metauro, che, dopo la Restaurazione, vennero restituiti ai luoghi di provenienza. A seguito del motu proprio 31 maggio 1822, l'Archivio notarile di Ancona divenne centrale, ma non esistendo alcun archivio notarile minore nella circoscrizione del governo, non ricevette concentrazioni.
Classificato come distrettuale dal R.D. 26 giugno 1879 n. 4949, vi furono invece riuniti, a seguito della soppressione, gli archivi notarili di Staffolo nel 1923, di Morro d'Alba e Filottrano nel 1929 e di Genga in una data che non è stato possibile stabilire.
Nel 1950 l'Archivio notarile distrettuale di Ancona versò all'Archivio di Stato di Ancona la parte più antica del materiale documentario, ricoverata a Cupramontana durante la Seconda guerra mondiale e non ordinata. L'ordinamento fu effettuato da Carlo Accattatis ed al termine il fondo risultò di 4709 volumi, dall'anno 1321 al 1899: il materiale documentario dei vari archivi notarili venne fuso, diviso per secolo e, per ciascun secolo, in ordine alfabetico di notaio.
Nel 2006 si procedette ad estrapolare i volumi di pertinenza degli archivi notarili di Filottrano, Genga, Morro d'Alba e Staffolo.
Nel 2008 fu effettuato un ulteriore versamento di atti tra vivi, atti di ultima volontà, testamenti ed atti in copia degli anni dal 1855 al 1929 per un totale di 361 unità archivistiche.
Nel 2010 si procedette ad un nuovo riordinamento con la redazione di un'inventario analitico del fondo relativo ai notati attivi sino alla fine del XVIII secolo.

Descrizione: Rogiti (1391-1907), testamenti (1855-1929), libri datiorum (1539-1762), repertori di atti tra vivi, di contratti e di protesti (1855-1929), indici degli atti dei notai (1855-1929), Contiene anche Copie (1855-1929). La parte più antica è costituita dai protocolli di 461 notai attivi nella piazza di Ancona. Si conservano anche alcuni volumi dei notai dei comuni di Agugliano, Camerano, Chiaravalle, Cingoli, Maiolati, Massignano, Monte San Vito, Offagna, Polverigi, San Marcello e Sirolo.

Strumenti di ricerca:

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Bibliografia:
  • E. LODOLINI, Gli archivi notarili delle Marche in "Fonti e studi del corpus membranarum italicarum", III, ed. A.N.A.I., Roma, 1969, 43-44

Redazione e revisione:
  • Galeazzi Pamela, 2018/08/26, integrazione successiva
  • SIAS, 2005/05/31, prima redazione in SIAS