SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Archivio notarile comunale di Ostra

fondo

Estremi cronologici: 1364 - 1870

Consistenza: 1039 unità: voll. 747, regg. 57, bb. 6, fasc. 1, pacchi 227

Storia archivistica: Classificato come Archivio notarile centrale a seguito dei provvedimenti di concentrazione di Pio VII del 1822, non ricevette concentrazioni poiché gli archivi notarili comunali di Belvedere (oggi Belvedere Ostrense) e di Morro (oggi Morro d'Alba), che dovevano esservi concentrati, furono conservati per grazia nei rispettivi comuni. Elio Lodolini scrive che, secondo un'indagine condotta negli anni settanta dell'Ottocento, comprendeva atti a partire dal 1364. Ritenuto perduto, è stato ritrovato nel 1967 da Lucio Lume, allora direttore della Soprintendenza archivistica per le Marche, nella sede comunale, in armadi chiusi ed inchiodati.
Il fondo fu versato all'Archivio di Stato di Ancona nel 1973.

Descrizione: Rogiti (1364-1870), testamenti dei parroci esibiti all'archivista Bernardino Ghetti, testamenti chiusi di vari notai, apoche, istrumenti, chirografi (1593-1808), istrumenti e appalti comunali redatti dal segretario comunale Bonopera (1835-1837), repertori (sec. XVIII-1861), amministrazione dell'archivio (1665-1861).
Copie databili dal XVII al XX secolo.
La parte più antica è costituita dai protocolli di 110 notai attivi nella piazza di Ostra (con atti rogati anche a Belvedere, Cantiano, Castelvecchio, Chiaravalle, Corinaldo, Fabriano, Filottrano, Isola del Piano, Mercatale, Mondolfo, Montemarciano, Montegrimano, Morro, Roncitelli, Rosora, San Marcello, Scapezzano, Senigallia), organizzati per singolo notaio.

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Bibliografia:
  • E. LODOLINI, Gli archivi notarili delle Marche in "Fonti e studi del corpus membranarum italicarum", III, ed. A.N.A.I., Roma, 1969, 58

Redazione e revisione:
  • Galeazzi Pamela, 2018/08/27, integrazione successiva
  • SIAS, 2005/05/18, prima redazione in SIAS