SIAS

Archivio di Stato di Ancona

Archivio notarile mandamentale di Jesi

fondo

Estremi cronologici: 1424 - 1993

Consistenza: 3735 unità: voll. 2781, regg. 139, bb. 815

Storia archivistica: In base alle disposizioni del motu proprio 31 maggio 1822, l'Archivio notarile comunale di Jesi divenne Archivio notarile centrale, in quanto la città era capoluogo di governo, e per questo vi fu concentrata la documentazione degli archivi notarili comunali di San Marcello (1823) e di Maiolati (1831); le unità archivistiche provenienti da questi due archivi si trovano oggi frammiste a quelle del fondo di Jesi e non sono più chiaramente identificabili. Fanno eccezione alcuni volumi di San Marcello che costituiscono una serie separata. A Jesi, dopo il motu proprio 21 dicembre 1827, dovevano essere concentrati anche gli archivi notarili comunali di Massaccio (Cupramontana) e di Staffolo, che ottennero per grazia di essere mantenuti preso le proprie sedi.
Un inventario del 1877 fornisce dettagli su alcuni spostamenti a cui fu soggetta la documentazione jesina. Vi si legge infatti "Inventario redatto nel Febbraio 1877 per cura del Notaro Archivista Filippo Mancini, in occasione del trasloco dell'Archivio dal pianterreno al terzo piano del Palazzo Municipale in Piazza dell'Indipendenza, e quindi nel 1877 trasportato all'altro Palazzo in Piazza Angelo Colocci". L'archivio fu poi trasportato nel 1932 al pianterreno del Palazzo Honorati, poi Carotti, in via Posterna.
Per il R.D. 15 luglio 1926, n. 1371, vi fu riunito la documentazione del soppresso Archivio notarile mandamentale di Montecarotto, che in passato aveva a sua volta ricevuto quelli di Poggio San Marcello e di Serra de' Conti.
Tutti questi fondi giunsero contemporaneamente all'Archivio di Stato di Ancona il 13 giugno 1981, dove sono stati mantenuti separati. Un secondo versamento con documentazione del notarile di Jesi fu effettuato l'11 settembre 1993, quando venne trasferito materiale contenuto in 131 scatoloni, principalmente copie, incluse le copie conformi degli atti notarili trasmesse dagli uffici del registro all'Archivio mandamentale di Jesi.
Il fondo è corredato da un inventario redatto tra il 1998 ed il 1999. Per il materiale giunto con il secondo versamento e per le copie sono invece al momento disponibili solo elenchi sommari.

Descrizione: Rogiti (1424-1864), apoche, polizze, scritture private (1588-1819), atti di varia natura e di diversi notai (sec. XVI-XVIII), atti di vari enti e privati (sec. XVI-sec. XIX), rubricelle e repertori (1693-1862), amministrazione dell'archivio notarile (1607- 1993).
Copie (databili dal secolo XVII al XX).
La parte più antica è costituita dai protocolli di 328 notai attivi nella piazza di Jesi (con atti rogati anche ad Ancona, Castelbellino, Castelplanio, Cingoli, Maiolati, Massaccio (ora Cupramontana), Monsano, Montemarciano, Monte Roberto, Morro d'Alba, Offagna, Poggio Cupro, San Marcello, San Paolo di Jesi).
Il fondo conserva anche documentazione proveniente da Castelplanio, Gradara, Mergo, Rosora e San Marcello, mantenuta separata dal resto della documentazione a formare serie particolari: Castelplanio (1588-1843, voll. 18 di atti dei notai Angelo, Ippolito Adami, Filippo Pieralisi, Angelo Lorenzetti); Gradara (1552-1553, voll. 2 di atti del notaio Marco Antonio di Giulio); Mergo (1833-1838, voll. 2 del notaio Giuseppe Gasparri); Rosora (1802-1808, un registro di esibite); San Marcello (1563-1808, voll. e bb. 24 di rescritti del giudice di Jesi a San Marcello, esibite, testamenti dei parroci, visite, contratti matrimoniali, rubricelle).

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Bibliografia:
  • E. LODOLINI, Gli archivi notarili delle Marche in "Fonti e studi del corpus membranarum italicarum", III, ed. A.N.A.I., Roma, 1969, 52-53

Redazione e revisione:
  • Galeazzi Pamela, 2018/08/27, integrazione successiva
  • SIAS, 2005/05/18, prima redazione in SIAS