SIAS

Archivio di Stato di Firenze

Esterno dell'Archivio

Interno dei depositi

Filze del Catasto quattrocentesco

Nota della nascita di Leonardo, 15 aprile 1542 (Notarile antecosimiano, 16912, c. 105v)

Statuti del Magistrato dei Pupilli, 1503 (Magistrato dei Pupilli avanti il Principato, 247, c. 1)

Corona granducale, 1569 (Trattati internazionali, 7)

Pianta del fiume Cerfone tra Monterchi e Citerna, 1614 (Piante antiche dei confini, 1, c. 10)

Archivio di Stato di Firenze

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Firenze dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

L’Archivio di Stato di Firenze non era compreso nella precedente versione del SIAS. L’attività di redazione delle schede è stata avviata nel 2017. Via via che le descrizioni vengono completate, esse sono messe a disposizione del pubblico.

La descrizione del patrimonio archivistico costituisce una fonte di primaria importanza per la storia della Toscana dal medioevo ai giorni nostri.

I fondi più studiati sono il Diplomatico, costituito nel 1778 dal granduca Pietro Leopoldo come Pubblico Archivio e che comprende 144.000 pergamene dal VII al XIX secolo, i fondi della Repubblica fiorentina, il Mediceo del Principato, i fondi prodotti dalla casa Lorenese e i fondi notarili e delle corporazioni religiose. Tra i fondi postunitari, l’Archivio accoglie e incrementa il proprio patrimonio a mezzo dei versamenti provenienti dagli uffici periferici dello Stato.

Una particolare segnalazione si deve agli archivi privati, pervenuti grazie alla collaborazione con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana, tra cui centinaia di archivi di famiglia, di personalità della cultura e dell’architettura.