SIAS

Archivio di Stato di Biella

Materiale vario (Ferrero della Marmora, famiglia)

Veduta di Biella contenuta nel cosiddetto Theatrum Statuum Sabaudiae, 1682 (Centro studi cavaliere Pietro Torrione)

Supplica al pontefice da parte di alcuni membri della famiglia Gromo (Gromo di Ternengo, famiglia, Pergamene)

Sigillo plumbeo di papa Gregorio XIII, dettaglio (Gromo di Ternengo, famiglia, Pergamene)

Nuovo gioco della vita umana, dettaglio (Centro studi cavaliere Pietro Torrione)

Archivio di Stato di Biella

Il SIAS dell’Archivio di Stato di Biella dà accesso alle descrizioni dei complessi archivistici che costituiscono il patrimonio documentario conservato dall’Istituto nonché alle informazioni relative al contesto storico in cui la documentazione è stata prodotta, conservata e utilizzata.

Esso è parte integrante del SIAS, Sistema Informativo degli Archivi di Stato, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi e dall’Istituto Centrale per gli Archivi nel quale è descritto il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato negli Archivi di Stato italiani.

L'architettura del sistema prevede la descrizione separata, ma correlata, degli istituti di conservazione, dei complessi archivistici, dei loro soggetti produttori e di altre entità appartenenti ai contesti storici in cui questi ultimi hanno operato (contesti storico-istituzionali, profili istituzionali ed ambiti territoriali). Le descrizioni dei complessi archivistici (complesso di fondo, fondo, serie, sottoserie) sono corredate da schede relative alla bibliografia, alle fonti, a tipologie documentarie, nonché agli strumenti di ricerca (inventari, guide, elenchi, ecc.), che danno diretto accesso a quelli pubblicati online, quando esistenti.

Nel 2016 sono state importate nella presente versione del SIAS le descrizioni che erano nella precedente e che erano state compilate fino a quella data. Esse sono state opportunamente riviste, aggiornate ed ampliate con i dati desunti dagli strumenti di ricerca esistenti, dalla bibliografia specifica, dall'archivio dell'Archivio di Stato, nonché dalla documentazione stessa.

Via via che questa attività viene completata le descrizioni sono messe a disposizione del pubblico.

Il patrimonio conservato nell’Archivio di Stato di Biella è una fonte di primaria importanza per lo studio della storia della città e del territorio dell’attuale Provincia. Originariamente la Sezione di Archivio di Stato ha dato corpo al progetto “archivio del Biellese”, pensato da Quintino Sella a fine Ottocento.

All’atto della consegna dei locali di palazzo Dal Pozzo della Cisterna, dove fino ad allora aveva avuto sede, l’Archivio notarile effettuò il versamento del primo nucleo di documenti. Seguirono subito altre acquisizioni. Due in particolare furono i filoni curati in aggiunta a quello istituzionale degli archivi statali: gli archivi comunali (negli anni Ottanta anche la città di Biella ha affidato in deposito all’Istituto il proprio archivio storico) e i pregevoli archivi di antiche famiglie (tra le quali Ferrero della Marmora, Dal Pozzo della Cisterna, Gromo di Ternengo), per la maggior parte acquistati. Sono conservati anche archivi di istituzioni scolastiche nonché di enti ed associazioni operanti nel territorio.

L’Archivio di Stato di Biella ha accentrato la maggior parte della memoria storica del Biellese giungendo all’attuale consistenza di circa 6500 metri lineari di fonti cartacee, pergamene, mappe e disegni, cartoline e fotografie, datati a partire dall’anno 1082 fin quasi ai giorni nostri. Al suo interno si è costituito il “Centro studi cavaliere Pietro Torrione” sorto grazie alla liberalità della famiglia che ha donato archivi, biblioteca, arredi e oggetti d’arte.

In seguito a versamenti, acquisti, ma soprattutto donazioni, l’Istituto possiede anche una biblioteca interna di supporto alla ricerca con testi moderni, raccolte di opuscoli, periodici, codici, cinquecentine ed edizioni di pregio.